Star di Amici 2003, dove partecipa come ballerino; la storia d’amore con l’ex compagna Imen naufragata per l’accusa di stupro; il periodo in carcere e gli arresti domiciliari, poi la condanna e ieri, 8 ottobre 2024, altri guai con la rapina all’hotel Gala di Fano per Catello Miotto. Ecco cosa sappiamo dell’ex concorrente della terza edizione del famoso talent show condotto da Maria De Filippi.

La condanna per uno stupro nel 2010, poi il furto all’hotel Gala: chi è Catello Miotto, ex star di Amici 2003?

Non sono stati anni facili per Catello Miotto, l’ex ballerino della terza edizione di Amici, nel 2003. A soli 17 anni il programma di Canale 5, condotto da Maria De Filippi, lo lancia nel firmamento della televisione italiana, nonostante a vincere l’edizione sia stato, poi, Leon Cino.

Grazie alle sue apparizioni al talent, Miotto si conquista un gran numero di fan. Purtroppo, però, la sua fortuna sembra destinata a finire. Nel 2010, infatti, il suo nome finisce sulle pagine dei giornali per l’accusa di stupro ai danni della ex moglie di un suo amico.

Per l’allora 24enne si spalanca il nero abisso del baratro: per i successivi 10 anni, Miotto si barcamena fra una prima condanna a 5 anni e mezzo di reclusione, commutata successivamente in arresti domiciliari da scontare presso l’abitazione della madre a Torre Annunziata, sua città d’origine. Il collegio presieduto dal giudice Eugenio Turco, infatti, non crede alle prove a favore dell’ex ballerino e – oltre al carcere – dispone l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e una provvisionale di 10mila euro alla vittima. Nel 2020 la pena definitiva: 2 anni e 11 mesi di reclusione.

Dalla terribile accusa, il ballerino si è sempre difeso proclamandosi innocente e sottolineando che la donna fosse consenziente. In effetti, al processo, la perizia medica riporta che i segni sul collo di Miotto sarebbero da ricondurre a baci e non a morsi da autodifesa, come sostenuto dall’accusa. Inoltre, a sostenere la tesi della consensualità, anche l’ex marito della donna, che dichiara ai giudici di aver sorpreso i due nella sua camera da letto e che lei fosse sopra di lui.

Non ho violentato quella donna, ho solo ceduto alle avances dell’ex moglie di un mio amico, ma poi è arrivato lui e lei ha ribaltato la realtà per paura. L’unica colpa che ho è quella di aver fatto l’amore con quella donna, sono stato uno scemo, ma non ho mai in nessun modo abusato di lei. Si è inventata tutto perché aveva paura del marito. Su Internet il mio nome è associato a questa brutta storia ma sotto il Catello Miotto voglio leggere assolto per non aver commesso il fatto

Riporta il settimanale Visto, al quale Miotto rilascia la sua versione dei fatti in una intervista di, ormai, qualche anno fa. La violenza sessuale, secondo quando ricostruito dagli inquirenti, avviene a Bagnaia, nel Viterbese, dove il giovane si era trasferito per lavoro. Dopo una serata particolarmente storta, Miotto avrebbe bussato alla porta del suo amico in cerca di consolazione, ma ad aprirgli sarebbe stata la donna, che avrebbe dichiarato di essere stata trascinata in camera e costretta a un rapporto sessuale.

Il furto all’hotel Gala: rapina finita male per Catello Miotto

Una triste e travagliata vicenda, purtroppo, abbattutasi sull’ex ballerino e sulla famiglia. Proprio nel periodo delle accuse, infatti, Catello Miotto era diventato padre del piccolo Manuel. Forse, però, la Dea Bendata continua a non sorridere all’oggi 38enne, che nella mattina di ieri, 8 ottobre 2024, si è macchiato di un altro reato.

Miotto sarebbe finito nuovamente in manette per una rapina finita male (per lui) all’hotel Gala, a Fano, nella provincia di Pesaro-Urbino. L’uomo si sarebbe introdotto nella struttura intorno alle 5 del mattino e avrebbe preteso dai receptionist di consegnargli l’incasso.

Un magro bottino di 150 euro, che fomentato l’ex ballerino. Così, avrebbe deciso di riprovarci e si sarebbe recato presso una lavanderia di viale della Vittoria, minacciando la titolare di consegnare quanto guadagnato.

Tuttavia, la donna avrebbe reagito con decisione, scacciando Miotto e barricandosi all’interno del suo negozio. Armata di cellulare, la titolare avrebbe prontamente chiamato le forze dell’ordine, dando loro la targa dell’auto sulla quale Miotto si sarebbe allontanato. Rintracciato a Fano, i carabinieri lo hanno arrestato.

Pochi giorni fa, lo scorso 4 ottobre, invece, una rapina ha fatto scalpore: vittima una donna, trascinata fuori dalla sua auto sulla statale 268, all’entrata di San Giuseppe Vesuviano direzione Ottaviano. Il video scioccante, circolato sui social, mostrerebbe due ragazzi che si avvicinano al veicolo con dentro la donna, frantumare il finestrino e costringerla a scendere. La vittima, però, legata dalla cintura di sicurezza, riesce a non farsi tirare. I due malviventi, allarmati dall’arrivo di altre auto, sono fuggiti.