Alle 15,00 di oggi – mercoledì 9 ottobre 2024 – con l’udienza preliminare per il caso dello ‘sparo di Capodanno’, che vede coinvolto il deputato di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzolo, si apre per il Governo e per la maggioranza di Giorgia Meloni una lunga maratona giudiziaria. Dieci giorni di passione che potrebbero avere serie ripercussioni sulla tenuta dell’esecutivo e sugli equilibri tra gli alleati.

È prevista, infatti, per nei prossimi giorni anche un’altra udienza preliminare che ‘imbarazza’ molto Palazzo Chigi, ovvero, quella che vede coinvolta la Ministra del Turismo Daniela Santanchè per una presunta truffa ai danni dell’Inps. Un suo eventuale rinvio a giudizio porrebbe la premier in una posizione scomoda, ovvero, decidere se sostituire o meno la ministra aprendo un rimpasto di Governo in un momento particolarmente delicato per gli equilibri della coalizione.

A chiudere le danze ci penserà, infine, venerdì 18 ottobre il processo Open Arms al Ministro dei Trasporti e vicepremier Matteo Salvini. Il leader della Lega rischia una condanna a sei anni. Oggi il Consiglio Federale del Carroccio ha annunciato per quel giorno una manifestazione di solidarietà per il vicepremier a Palermo, città dove si sta celebrando il processo.

Sparo di Capodanno, oggi l’udienza preliminare per il deputato Emanuele Pozzolo

Prevista per oggi, presso il Tribunale di Biella, l’udienza preliminare per la vicenda nota come lo ‘sparo di Capodanno’ che vede coinvolto il parlamentare di Fratelli d’Italia (attualmente sospeso) Emanuele Pozzolo.

Era la notte del 1 gennaio 2024 quando, durante una festa presso la Pro loco di Rosazza, uno dei partecipanti, Luca Campana, rimase ferito da un colpo partito accidentalmente da una pistola. Le indagini condotte dagli inquirenti della Procura di Biella accertarono che il colpo sarebbe partito da un piccolo revolver di proprietà di Emanuele Pozzolo che si era unito alla festa di Capodanno poco dopo la mezzanotte. Il ferito è il genero del capo scorta del sottosegretario alla Difesa, Andrea Del Mastro delle Vedove, anche lui presente con la famiglia alla festa. Il sottosegretario al momento dello sparo non sarebbe stato presente nella sala.

Nei giorni scorsi il deputato di Fratelli d’Italia ha trovato un accordo economico con il ferito, facendo così cadere l’accusa più grave contestatagli, ovvero, quella di lesioni. Restano, invece, in piedi gli altri reati contestati: omessa custodia di armi, accensioni ed esplosioni pericolose, di porto illegale in luogo pubblico della pistola e di porto illegale in luogo pubblico e aperto al pubblico di cartucce “espansive”.

Il deputato, che ha sempre negato di essere stato lui a premere il grilletto, in caso di rinvio a giudizio potrebbe optare per il rito abbreviato, o, per il patteggiamento.  

Una vicenda che ha rappresentato, e tutt’ora rappresenta, motivo di imbarazzo per la maggioranza e per il partito della premier Giorgia Meloni.

Caso Visibilia, il dilemma di Giorgia Meloni in caso di rinvio a giudizio della Ministra del Turismo

Si guarda con imbarazzo e preoccupazione anche a quanto accadrà nei prossimi giorni a Milano dove è in programma l’udienza preliminare per la presunta truffa ai danni dell’Inps che vede coinvolta la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, la quale ha fatto sapere che non intenderebbe dimettersi neanche in caso di rinvio a giudizio.

Questa mattina, nel corso di una nuova udienza del procedimento, la difesa della ministra ha presentato un’eccezione di competenza territoriale, chiedendo che l’udienza preliminare sulla presunta truffa Inps – per l’erogazione indebita della cassa Covid a zero ore per 13 dipendenti di Visibilia Editore – fosse trasferita a Roma.

L’avvocato Nicolò Pelanda, legale della ministra ha chiesto in subordine di riqualificare il reato da truffa aggravata in quello meno grave di indebita percezione di erogazioni pubbliche. La giudice Tiziana Gueli ha rinviato al 23 ottobre per la decisione.

Il rinvio a giudizio della Ministra porrebbe la Premier in una posizione molto scomoda, qualsiasi sia la sua decisione. Se optasse per lasciare Daniela Santanchè alla guida del ministero dovrebbe affrontare le accuse e gli strali dell’opposizione che da mesi ne chiedono la rimozione, e giustificare la sua decisione. Nel caso opposto, invece, dovrebbe gestire la nomina dell’eventuale successore in un momento molto delicato per gli equilibri all’interno della maggioranza, dove si respirerebbe – al di là dei proclami di unità – un clima da ‘tutti contro tutti’. Per l’avvicendamento al Ministero del Turismo, si fa il nome del capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, Tommaso Foti.

Processo Open Arms, il 18 ottobre il ‘giorno della verità’ per Matteo Salvini

E’ in programma sabato 18 ottobre, invece, a Palermo l’ultima udienza per il processo Open Arms che vede coinvolto il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini, per il quale la Procura ha chiesto una condanna a 6 anni. Il Ministro è accusato di aver impedito, nell’agosto del 2019, quando era Ministro dell’Interno nel Governo Conte I, lo sbarco a Lampedusa della nave dell’Ong spagnola Open Arms con a bordo 147 migranti.

Un’eventuale condanna che conseguenze avrebbe per la tenuta del Governo? Governo che, dopo la richiesta di condanna lo scorso 14 settembre, si strinse intorno al leader della Lega con numerose attestazioni di solidarietà e diversi attacchi alla magistratura.

Tre processi in dieci giorni che vedranno il Governo e la maggioranza alla sbarra e che potrebbero risultare decisivi per le sorti dell’esecutivo