L’autorità per le telecomunicazioni della Russia, Roskomnadzor, ha reso noto, martedì 8 ottobre, di aver bloccato la piattaforma di messaggistica istantanea Discord. Un giorno dopo, anche la Turchia ha annunciato la stessa misura. Sebbene le ragioni siano diverse, la decisione ha suscitato un acceso dibattito tra milioni di utenti.

Discord è stato bloccato in Russia e in Turchia: i motivi

Roskomnadzor ha deciso di bloccare l’accesso alla piattaforma di messaggistica Discord. La misura è stata annunciata ieri, 8 ottobre, per la violazione di leggi locali, ha riferito l’agenzia di stampa russa Tass. L’autorità di comunicazione russa ha citato una richiesta precedente di rimuovere oltre 900 materiali illegali tra cui contenuti pedopornografici, incitamenti all’estremismo e promozione dell’abuso di droga. Questi materiali non sono stati rimossi:

L’accesso a Discord è stato limitato a causa della violazione dei requisiti legali, il cui rispetto è necessario per impedire l’uso del messenger per servizi terroristici ed estremisti, il reclutamento di cittadini per commettere reati, lo spaccio di droga e la pubblicazione di informazioni illegali.

Nel marzo 2024, la Russia ha aggiunto Discord al registro dei social network. Questo ha comportato requisiti di conformità alla legge in vigore. La norma, che risale al 2021, richiede alle piattaforme di identificare e bloccare i contenuti illegali in modo indipendente.

Nel mese di settembre, il tribunale di Tagansky di Mosca ha multato Discord di circa 33mila euro per aver violato la legge sull’autoregolamentazione dei social network.

Il divieto in Turchia

Le autorità turche hanno bloccato Discord mercoledì 9 ottobre. Il ministro della Giustizia ha affermato che un tribunale ha deciso di limitare l’accesso alla piattaforma poiché ci sono sufficienti prove che siano stati commessi reati di “abuso sessuale su minori e oscenità”:

Siamo determinati a proteggere i nostri giovani e i nostri bambini, che sono la garanzia del nostro futuro, dalle pubblicazioni dannose e criminali dei social media e di Internet.

La decisione è arrivata pochi giorni dopo due episodi che hanno suscitato l’indignazione del paese. Il primo è stato il brutale omicidio di due donne da parte di un 19enne a Istanbul. I rapporti suggeriscono che l’assassino, che si è suicidato dopo il delitto, era in contatto con un gruppo su Discord formato da giovani uomini che si considerano incapaci di attrarre le donne e manifestano ostilità nei confronti di chi è sessualmente attivo. Successivamente, il ministro ha annunciato che è stata avviata un’indagine contro i gruppi che diffondono contenuti di estorsione e violenza sessuale contro donne e bambini sulla piattaforma. Le autorità turche hanno recentemente arrestato due minorenni, moderatori di un gruppo coinvolto in abusi sessuali sui minori.

Nel mese di agosto, la Turchia aveva bloccato l’accesso a Instagram. Anche in quel caso, la restrizione al social network aveva suscitato l’indignazione dell’opinione pubblica.