Sembra di assistere a una serie di Netflix, con colpi di scena, sospetti, indiziati interrogati e lasciati andare. Invece, è l’orribile storia di Greta Spreafico, la cantante rock di Erba, sparita nel nulla il 4 giugno 2022 da Porto Tolle: chi ha ucciso la 53enne? E perché si indaga per omicidio? Intanto i nomi di due indagati sono stati iscritti oggi, 8 ottobre 2024, nel registro delle notizie di reato dalla Procura di Rovigo.
Greta Spreafico, chi ha ucciso la cantante di Erba? Indagati l’ex Gabriele Lietti e l’amico Andrea Tosi
Greta Spreafico è sparita da ormai due anni, insieme alla sua auto, una Kia Picanto. Di lei più nessuna traccia, ma solo tante teorie e sospetti. Neppure il suo cadavere è mai stato ritrovato, così come la Kia. Eppure gli inquirenti continuano a indagare per omicidio preterintenzionale, distruzione e occultamento di cadavere. Perché? E soprattutto, chi l’ha uccisa?
Secondo la Procura di Rovigo, a complottare per togliere la vita alla 53enne sarebbero stati l’ex compagno Gabriele Lietti e l’amico giardiniere 58enne, appassionato di musica, Andrea Tosi. Entrambi, oggi 8 ottobre 2024, figurano nuovamente nel registro delle notizie di reato, dopo che il caso è stato riaperto.
E sì, sia il “nuovamente” che il condizionale sono d’obbligo in questo caso. Infatti, già all’epoca della scomparsa della donna, sia Tosi che Lietti sono stati sentiti dalle forze dell’ordine e già una volta i loro nomi sono comparsi come “indagati“. Tuttavia, per quanto riguarda il giardiniere, nessuna prova è emersa per confermare il suo coinvolgimento nella scomparsa, portando – di conseguenza – all’archiviazione del suo fascicolo.
A prendere di mira Lietti, invece, sono i familiari di Spreafico, che continuano ad accusarlo di averla allontanata da loro, dalle cure psichiatriche e aver nascosto di essere sposato. Contestata, inoltre, la sua nomina nel testamento della vittima. Una questione che preoccupa il fratello Simone, che rimarca i continui litigi della coppia.
Il caso, perciò è stato archiviato nel novembre 2023. Una decisione a cui la famiglia si è opposta, promuovendo un’istanza alla Procura rovigotta. Riaperta, dunque, l’indagine a giugno 2024 e, proprio per questi motivi, gli inquirenti, dopo aver raccolto il DNA dei due uomini, lo stanno sottoponendo ad alcuni test per capire se ci possa essere qualche riscontro con il capello trovato su una maglietta in casa della donna.
Indagini per omicidio e distruzione di cadavere: le ipotesi della Procura
La Procura di Rovigo, analizzando quanto ricostruito dalle forze dell’ordine e dalle testimonianze dei familiari e dell’ex compagno, ipotizza che la cantante erbese sia morta. Da qui, le indagini per omicidio. Il mancato ritrovamento della Kia Picanto e del corpo di Greta Spreafico hanno, così, portato ad aggiungere le accuse di distruzione e occultamento di cadavere. Esclusa, quindi, la pista dell’allontanamento volontario.
Scartata anche quella relativa al presunto suicidio di Greta Spreafico. La donna era affetta da alcuni problemi di salute, che l’avevano costretta ad abbandonare il lavoro. Non solo, la storia d’amore con Lietti era finita fra alti e bassi, sebbene l’uomo e la donna hanno continuato a sentirsi.
Dopo la rottura, è subentrato Andrea Tosi, che aveva conosciuto la 53enne su internet e con la quale aveva stretto amicizia. Sarebbe proprio lui ad aver raccontato agli agenti di averla vista per l’ultima volta in un locale e che, poi, lo avrebbe riportato a casa in auto.
Cosa è successo a Greta Spreafico? La ricostruzione della scomparsa
Cosa è successo davvero alla 53enne di Erba? È su questo che si concentrano tutt’ora le indagini dei carabinieri. Greta Spreafico si sarebbe trasferita a maggio 2022 a Porto Tolle, in provincia di Rovigo, perché decisa a seguire la compravendita della casa di famiglia, appartenuta al nonno.
Interessato all’immobile un cugino della donna, erede di un patrimonio da 1 milione di euro in terreni e altre proprietà. Nel corso dell’inchiesta è venuto alla luce un testamento nel quale si indicava la madre come beneficiaria di tutti i possedimenti della cantante. Tale documento, però, risulta essere stato modificato nel 2021, inserendo proprio Lietti come unico beneficiario.
Nella notte fra il 3 e il 4 giugno 2022, la 53enne invia un messaggio al fidanzato, in cui gli augura la buonanotte e gli professa il suo amore. “Ti amo e ti voglio un mondo di bene…buona notte” recita, infatti, il testo inviato intorno alle 3, inserito fra gli elementi a disposizione dei giudici. Poco più di due ore dopo – alle 5:16 – la Kia di Greta viene immortalata da una telecamera di sorveglianza, posta al varco del paese “accesso Barricata“. Poi, più nulla.
Il 6 giugno 2024, la donna avrebbe dovuto incontrare il notaio per concludere il rogito per la vendita della casa. A distanza di due anni, cosa sia accaduto in quella manciata di ore non è ancora certo e tutte le prove (note) al momento sarebbero circostanziali.
Al tempo, gli agenti hanno battuto tutta l’area intorno a Porto Tolle, spingendosi fino a cercare segni della donna o dell’auto nel Po, senza, comunque, trovare alcun indizio. Le successive perquisizioni in casa della Spreafico hanno portato al sequestro della copia delle chiavi della vettura e il capello estraneo.