Il tribunale della città di Kursk ha ordinato la detenzione di Stefania Battistini, giornalista del Tg1, e di Simone Traini, cameraman, che nell’agosto scorso avevano seguito l’esercito ucraino durante un’incursione nella città russa di Sudzha, situata nella stessa regione.

Chi è Simone Traini?

Simone Traini è un operatore televisivo che lavora per la società Xentex, con sede ad Ascoli e Milano, dove vive con la sua famiglia.

L’accusa principale contro Battistini e Traini riguarda il passaggio illegale della frontiera russa. Secondo un comunicato del tribunale, “saranno posti in custodia nel momento in cui verranno arrestati su suolo russo o estradati, in attesa di un eventuale processo”.

Stefania Battistini e Simone Traini infatti non si trovano attualmente in Russia.

Traini, che si era recato in Ucraina poco dopo l’inizio del conflitto nel febbraio 2022, aveva già vissuto situazioni pericolose. A marzo dello stesso anno, mentre erano a Dnipro per una diretta con “Uno Mattina”, lui e un suo collega erano stati vittime di un’irruzione da parte delle forze speciali ucraine nell’albergo in cui alloggiavano.

“Quattro uomini armati ci hanno costretto a stenderci a terra, puntandoci i fucili alla testa e bloccandoci con le ginocchia sulla schiena”, ha raccontato Traini. Il gruppo parlava solo russo, rendendo impossibile la comunicazione, ma fortunatamente la situazione non è degenerata.