La Russia continua la sua lotta contro i giornalisti occidentali che hanno attraversato il confine russo per documentare l’incursione ucraina nella regione di Kursk. Un tribunale russo ha emesso un ordine di arresto in contumacia per due giornalisti della Rai, Stefania Battistini e Simone Traini. Sebbene questa decisione sia principalmente simbolica, rappresenta l’ultima battaglia di Mosca.
Perché la Russia arresta in contumacia i due giornalisti della Rai?
La decisione di arrestare in contumacia i giornalisti della Rai, Stefania Battistini e Simone Traini, si inserisce in un contesto che si protrae da settimane. Diversi giornalisti di media stranieri si sono recati nella regione russa di Kursk per documentare l’offensiva ucraina del 6 agosto.
L’incursione rappresenta un momento significativo nel conflitto che dura ormai da circa due anni e mezzo. Si tratta della prima azione militare ucraina su territorio russo dal febbraio 2022 ed è un segnale dell’evoluzione della guerra. Con questa mossa, l’Ucraina mira a creare una zona cuscinetto al confine e anche a spingere Mosca verso una “pace giusta ed equa”.
Nelle ultime settimane, la Russia ha intensificato le indagini contro i giornalisti stranieri che hanno filmato nella regione di Kursk. Tra loro ci sono Battistini e Traini della Rai, accusati di ingresso illegale al confine russo nei pressi della città di Sudzha. Entrambi sono stati inseriti nella lista dei ricercati, insieme ad altri cinque giornalisti occidentali. Le autorità russe sostengono che la loro presenza sul territorio costituisce una violazione della legge ai sensi del comma 3 dell’articolo 322 del codice penale che punisce l’attraversamento illegale del confine di Stato della Federazione Russa.
Il tribunale distrettuale Leninsky di Kursk ha ordinato, il 7 ottobre, l’arresto in contumacia di Battistini e Traini. Nella decisione, pubblicata su Telegram, il tribunale ha richiesto l’estradizione dei due giornalisti. È stato specificato che l’ordine non è ancora entrato in vigore, lasciando la possibilità di presentare ricorso. Battistini e Traini erano già tornati in Italia nel mese di agosto.
Indagini della Russia sui giornalisti stranieri
Più di 10 giornalisti sono stati indagati dalla Russia, accusati di “attraversamento illegale” del confine. Il 12 settembre, la Russia ha inserito nella lista dei ricercati Nick Paton Walsh della CNN, Nicholas Simon Connolly di Deutsche Welle e i giornalisti ucraini Olesya Borovik, Diana Butsko e Natalya Nagornaya oltre ai giornalisti italiani. Successivamente, il 23 settembre, il Servizio di sicurezza federale russo ha avviato un’indagine nei confronti di altri due giornalisti dell’emittente australiana ABC, Kathryn Diss e Fletcher Yeung, oltre a Mircea Barbu, corrispondente rumeno per HotNews.