Nel pomeriggio di oggi, 7 ottobre, sono arrivate cattive notizie per i conti pubblici. Stando a Bankitalia, infatti, la crescita del Pil 2024 si fermerà allo 0,8%. A riferirlo, davanti alle commissioni bilancio di Camera e Senato, è stato Sergio Nicoletti Altimari, l’uomo dei conti di Palazzo Koch essendo il capo dipartimento Economia e Statistica. Un bel guaio per il Governo Meloni. Perché il Piano strutturale di bilancio dell’Esecutivo prevedeva una crescita dell’1% quest’anno, dello 0,9% nel 2025 e dell’1,1% nel 2026. A far calare la stima di Banca d’Italia c’è stata la revisione dei conti economici trimestrali pubblicata venerdì 4 ottobre dall’Istat, ha spiegato Nicoletti Altimari. Ma tant’è: ora che si sta preparando la partita politica della legge di Bilancio, per superare quest’ulteriore problema il ministro del Tesoro Giancarlo Giorgetti potrebbe prendere al volo una proposta che arriva dal mondo dei medici oncologi: aumentare i pacchetti di sigarette di 5 euro. In modo tale da prendere due piccioni con una fava: in un colpo solo, si metterebbero al riparo salute e tasche degli italiani.
Pil 2024, Bankitalia lo rivede al ribasso: nella legge di Bilancio novità per le sigarette?
Con il Pil rivisto al ribasso e la macchina Italia che viaggia meno velocemente di quanto preventivato dal Governo, la prossima legge di Bilancio potrebbe trovarsi nelle condizioni di colmare l’ennesimo buco di bilancio della nostra storia repubblicana. Allora, cosa inventarsi questa volta? Come potrebbero trovarsi i soldi che Bankitalia oggi ha di fatto cancellato con un tratto di penna?
Nei giorni scorsi, ha fatto molto discutere un’idea lanciata dall’Aiom, l’Associazione italiana di oncologia medica, secondo la quale sarebbe giusto aumentare i pacchetti di sigarette di ben 5 euro. Se questa misura fosse varata, è stato calcolato un introito per lo Stato di 13,8 miliardi. Un bel tesoretto che cadrebbe a fagiolo per far quadrare i conti visto il rallentamento del Pil.
L’idea dei medici oncologi
Oggi, un pacchetto di sigarette costa in media 6,2 euro. In pratica, bisognerebbe raddoppiarlo. Sta di fatto che per i medici dell’Aiom, e da questo pomeriggio – chissà – anche per i tecnici del Ministero dell’Economia, il gioco varrebbe la candela. Tanto più che anche un’altra associazione medica, la Società italiana di medicina ambientale, ha fatto la sua mossa sulla stessa linea: per quest’ultima, bisognerebbe tassare, oltre le sigarette, altri consumi nocivi per la salute come l’alcol e le bevande contenenti zucchero. Ora: l’ultima notizia della sugar tax è che è stata rinviata al primo luglio 2025. Sul tavolo rimane una manovra 2025 che è stata annunciata di 25 miliardi ma con una decina da reperire già prima della cattiva notizia arrivata oggi da Bankitalia…
Lo spettro della super tassa
In ogni caso: i medici oncologi dell’Aiom fanno sul serio. Per loro, però, tutto il ricavato dell’aumento del prezzo dei pacchetti di sigarette dovrebbe andare a favore del Sistema Sanitario Nazionale. La scorsa settimana, il presidente dell’associazione medica Francesco Perrone ha lanciato l’iniziativa assieme alla vicepresidente del Senato targata 5 Stelle Mariolina Castellone con l’hashtag #sosteneressn. E lo spettro, tra l’altro, del Patto di Stabilità europeo da rispettare.
Il presidente Aiom l’ha messa così:
“Abbiamo avviato questa campagna con l’intento di essere da apporto al Governo e al Parlamento. Siamo tristemente famosi per chiedere sempre più fondi per la diagnostica preventiva, ad esempio, giusto? Bene: in quest’occasione, ci mettiamo a disposizione per delle scelte che converrebbero a tutti”
Chissà se, conti alla mano, non venga preso sul serio.