Tante le autorità presenti questa mattina presso il Tempio Maggiore di Roma per la commemorazione del primo anniversario della strage del 7 ottobre 2023 compiuta da Hamas in Israele. Oltre 1200 israeliani uccisi e 250 presi in ostaggio e l’avvio di un conflitto che sta insanguinando il Medio Oriente.

Tante le autorità politiche e civili che hanno preso parte alle celebrazioni in una sinagoga blindata per l’occasione dopo gli scontri di sabato 5 ottobre nel corso della manifestazione pro-Palestina la cui eco ha fatto da sfondo alla commemorazione odierna.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo messaggio ha ribadito la condanna per l’attacco di Hamas e l’appello per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi.

7 ottobre 2023, Meloni: “Ricordare e condannare antisemitismo”

Presente alla celebrazione in sinagoga anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che non si è però fermata a parlare con la stampa all’esterno del tempio.

“Il 7 ottobre 2023 il popolo israeliano ha vissuto una delle pagine più drammatiche della sua storia.
Non dimentichiamo la disumana aggressione perpetrata un anno fa da Hamas. Abbiamo sempre negli occhi il massacro di migliaia di civili inermi, donne e bambini compresi, e il vilipendio dei loro corpi, mostrati al mondo senza alcuna pietà”.

Ha dichiarato Giorgia Meloni che poi ha concluso:

“Ricordare e condannare con forza ciò che è successo un anno fa non è un mero rituale ma il presupposto di ogni azione politica che dobbiamo condurre per riportare la pace in Medio Oriente, perché la reticenza che sempre più spesso si incontra nel farlo tradisce un antisemitismo latente e dilagante che deve preoccupare tutti.”

Condanna anche  dal presidente del Senato, Ignazio La Russa.

“In questo triste anniversario, sentita e profonda vicinanza va al popolo di Israele, colpito quel giorno da una azione di inaudita. Una aggressione disumana e criminale per la quale Hamas porterà per sempre il marchio dell’infamia. Con rinnovata solidarietà, partecipo al dolore delle famiglie delle vittime e mi unisco all’appello per la liberazione immediata degli ostaggi ancora trattenuti, auspicando che possano presto tornare a casa e riabbracciare i propri cari”.

Calenda: “Ricordare vittime Hamas, ma anche ciò che sta facendo Israele a Gaza”

Tanti i messaggi da esponenti politici e leader di partito.

Il leader di Azione, Carlo Calenda ai microfoni dell’inviato di Tag24.it Lorenzo Brancati, ha condannato la violenza di Hamas, ma ha sottolineato anche la condanna per quanto sta facendo Israele a Gaza.

“Oggi ricordiamo le vittime di un attentato terroristi che ha ucciso e rapito civili. Questo non vuol dire automaticamente condividere quello che Israele sta facendo a Gaza, ma vuol dire ricordare con il dovuto rispetto le persone che hanno perso la vita. Una situazione così complessa non può diventare oggetto di tifo calcistico, ma bisogna dare importanze a quello che è accaduto.”

Sottolinea le responsabilità di Israele per quanto accade a Gaza e per gli attacchi alla popolazione civile, il presidente del M5s Giuseppe Conte:

“Il 7 ottobre è stato un giorno di atroce violenza e il 7 ottobre è iniziato l’orrore senza fine, con la devastante e criminale carneficina di oltre 40mila civili palestinesi a Gaza per mano del Governo Netanyahu, i morti e gli sfollati in Libano. Dopo un anno Italia e Unione europea sono assenti ingiustificati per un’azione forte e autorevole affinché tacciano le armi e l’orrore con il cessate il fuoco e la soluzione due popoli-due Stati per Israele e Palestina”.

Appello al cessate il fuoco e alla liberazione degli ostaggi, anche dal Pd. Il capogruppo del Pd al Senato, Francesco Boccia dichiara:

“È necessario che al più presto cessi il rumore delle armi e delle bombe. L’imperativo deve essere liberare gli ostaggi, fermare l’aggressione di Gaza e in Libano, combattere i rigurgiti di antisemitismo”.

Boschi: “Israele combatte per il suo diritto di esistere”

Difende il diritto di Israele di difendersi Italia Viva con la deputata Maria Elena Boschi, stamane presente in sinagoga.

“Eravamo qui un anno fa e siamo qui ora, accanto a Israele e alla comunità ebraica, dodici mesi dopo il drammatico atto terroristico di Hamas. Israele ha il dovere e il diritto di difendersi. Combatte per il suo diritto a esistere, ma anche per la nostra libertà e i valori dell’Occidente”.