Le forze russe hanno intensificato, il 6 ottobre, i bombardamenti nell’Ucraina meridionale, prendendo di mira anche città come Kiev e Odessa. In parallelo, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, non si limita alla risposta militare, ma punta anche sulla diplomazia, lavorando per quella che definisce una “pace giusta ed equa”. Mentre la guerra continua, gli occhi della comunità internazionale sono puntati sul prossimo summit di Ramstein, dove Zelensky avrà l’occasione di illustrare il suo piano di pace ai leader occidentali. Questo vertice potrebbe rivelarsi cruciale, non solo per l’eventuale consolidamento degli aiuti, ma anche per capire quali saranno i margini reali per una soluzione del conflitto.

Zelensky presenterà il piano di pace a Ramstein

Sabato 12 ottobre si svolgerà il 25esimo summit internazionale di Ramstein in Germania. Anche quest’anno, l’evento sarà particolarmente rilevante vista la partecipazione del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. La sua presenza al summit offre un’opportunità unica per discutere strategie di sostegno all’Ucraina e approfondire i dettagli del suo piano di pace.

Presenteremo il Victory Plan, passi chiari e concreti verso una giusta fine della guerra. La determinazione dei nostri partner e il rafforzamento dell’Ucraina sono ciò che può fermare l’aggressione russa.

Zelensky aveva già partecipato al vertice di Ramstein nel 2023, dove aveva cercato ulteriore aiuto militare per contrastare l’esercito russo. In quell’occasione, aveva evidenziato l’importanza di una risposta internazionale coordinata, un punto che continua a sostenere anche oggi. Prima dell’inizio del summit del 12 ottobre, Zelensky ha ribadito il suo obiettivo di “pace e sicurezza duratura”, sottolineando la necessità di un impegno comune per affrontare le sfide attuali e garantire la stabilità in Ucraina.

Il piano di Zelensky discusso con i leader degli Usa

Volodymyr Zelensky, da settimane, sta promuovendo il suo piano di pace, dimostrando una determinazione costante nel perseguire questo obiettivo. Durante il suo recente intervento all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, ha respinto le proposte avanzate da Cina e Brasile, sottolineando la necessità di un approccio diverso. Nel corso della sua visita negli Stati Uniti, ha avuto l’opportunità di incontrare vari politici americani, sia della Camera che del Senato, compreso il presidente Joe Biden, per presentare il suo piano. Zelensky ha avuto colloqui separati con i due candidati alle elezioni presidenziali, Kamala Harris e Donald Trump. Tuttavia, i dettagli specifici del suo piano non sono stati divulgati pubblicamente.

Poche ore prima di incontrare Zelensky, il presidente Biden aveva convocato gli alleati al vertice presso la base aerea statunitense di Ramstein per discutere gli sforzi per il sostegno all’Ucraina. Questo summit si svolge in un momento cruciale, considerando che le elezioni negli Stati Uniti si terranno il 5 novembre. Le elezioni potrebbero comportare un cambiamento significativo negli equilibri politici, non solo a livello nazionale ma anche nelle dinamiche internazionali, influenzando così il futuro supporto all’Ucraina.