Cos’è un pitone reale? Il ritrovamento di un esemplare di pitone reale nei pressi di un marciapiede di Roma ha destato molta preoccupazione nella popolazione cittadina. Com’è possibile che un serpente di questo tipo si trovi nel cuore della Capitale e quali sono i rischi per l’uomo? In tanti si sono chiesti se l’animale possa essere pericoloso e velenoso, e quali siano le probabilità di trovarne altri in zona.

Nello specifico il rettile è stato rinvenuto lungo via Rivisondoli nell’area di Ponte Mammolo. Una volta segnalato da un passante, è immediatamente intervenuta una pattuglia della polizia locale e subito dopo un’unità della Guardia rurale ausiliaria Nogra Roma. L’animale è stato subito catturato e portato in un centro specializzato, mentre l’area è tornata così in sicurezza.

Cos’è un pitone reale: quanto è pericoloso

L’esemplare catturato a Roma appartiene alla specie del pitone reale e aveva una lunghezza di circa 50 centimetri. Si tratta di un animale piuttosto mansueto e non pericoloso per l’uomo. Queste caratteristiche fanno sì che sia un serpente molto diffuso sul mercato degli appassionati. È facile infatti trovarlo in vendita nei centri specializzati e ha un costo che raramente supera i 100 euro.

Il pitone reale è dunque molto amato dai collezionisti. È altamente possibile lo specifico animale rinvenuto a Roma sia appunto scappato a qualche proprietario privato o da qualche negozio di settore.

Come tutti i pitoni, anche il reale non possiede alcun veleno. In quanto serpente di tipo costrittore, attacca e uccide le sue prede grazie alla forza delle sue spire. Se disturbato assume la caratteristica posa raccolta, con la testa racchiusa attorno alle spire, in posizione di difesa e pronto a contrattaccare.

È possibile tenerlo in mano senza alcun pericolo. Tuttavia è sconsigliato maneggiarlo in maniera prolungata, per non provocargli uno stato di stress che potrebbe poi innescare un periodo di digiuno anomalo.

Come riconoscerlo

Il pitone reale è la tipologia più piccola della specie. Le femmine hanno una dimensione di circa il doppio dei maschi. Possono infatti raggiungere una lunghezza di 150 cm ed eccezionalmente si registrano esemplari fino a 180 cm. Il peso in questo caso può arrivare a 2 chilogrammi.

Nativo del continente africano, con le sue dimensioni esigue è il piccolo serpente appartenente alla famiglia dei pitoni al mondo.

Si presenta con un colore diffusamente brunastro, con alcune macchie e striature nere. La particolare conformazione di questi disegni sul suo manto, rendono il serpente esteticamente molto bello tale da interessare gli appassionati e i collezionisti. Anche la forma della testa, che vagamente ricorda un cuore, è una caratteristica unica rispetto ad altre tipologie di pitoni.

Le squame sono generalmente lunghe e appuntite. Quelle rostrali sono molto più evidenti e in rilievo, mentre quelle prefrontali sono chiaramente sporgenti.

Dove vive e di cosa si nutre?

Il pitone reale è originario dell’Africa subsahariana occidentale, con particolare concentrazione nel Benin, Camerun, Congo, Ghana e Senegal. Il suo ambiente ideale è la prateria e la savana, o comunque dove la vegetazione è scarsa.  

Questo tipo di serpente è poi molto longevo. In condizioni di habitat ottimale riesce tranquillamente a superare i 20 anni di vita e può raggiungere anche i 30. Gli esemplari maschi diventano maturi sessualmente già al primo anno di vita, le femmine invece intorno ai 3 anni. Oviparo, il pitone reale depone in media 6 uova in ogni processo riproduttivo. La femmina cova le uova per circa 2 mesi grazie al calore delle sue spire e favorendo così la loro schiusa.

Si nutre di piccoli mammiferi, generalmente roditori di modeste dimensioni come topi e gerbillini. Nella fase di muta e nel periodo che intercorre tra novembre e marzo diminuisce la quantità di cibo consumato senza tuttavia entrare in uno stadio di letargo.

Ecco la notizia di un pitone catturato in India.