La Lega ci ricasca e rispolvera gli anacronistici quanto datati slogan contro napoletani, campani e in generale contro i meridionali. E lo fa dal ‘palcoscenico’ di Pontida nel corso della prima giornata – quella che ha visto protagonisti i giovani della Lega – dell’annuale raduno del Carroccio. Raduno che si conclude oggi, domenica 6 ottobre, con il discorso finale del segretario nazionale Matteo Salvini.

Non ci sta l’eurodeputato, nonché probabile candidato alla presidenza della Regione Campania, Fulvio Martusciello che arriva a mettere in discussione la presenza della Lega nella coalizione regionale per le elezioni in Campania del 2025 senza un chiarimento in merito a quanto accaduto a Pontida, perché ‘quello che è accaduto a Pontida accadrà sempre‘, ha sottolineato.

Cori anti-meridionali, cosa è successo al raduno di Pontida 2024

Il raduno di Pontida 2024 avrebbe dovuto rappresentare la consacrazione definitiva della nuova dimensione europea della Lega. Dopo la svolta nazionale di qualche anno fa con la ‘Lega – Salvini Premier”, quest’anno sul palco allestito nel pratone di Pontida si avvicenderanno i principali leader della destra sovranista europea, tra cui il leader ungherese Victor Orbàn, quello olandese Geert Wilders, gli austriaci del Partito della Libertà – fresco di vittoria delle elezioni nazionali – e molti altri a testimoniare la trasformazione della Lega in un partito europeo.

Eppure, nelle ultime ore il segretario nazionale, nonché vicepremier, Matteo Salvini ha dovuto prima scusarsi con il leader di Forza Italia, Antonio Tajani, per gli striscioni e i cori in cui gli si dava dello ‘scafista’ per la questione ‘ius scholae’ e poi dissociarsi dai cori contro i meridionali intonati durante il raduno.

Insulti a Napoli e Caserta, Martusciello: “Nella Lega sentimento anti-meridionale portato da Salvini”

Troppo poco per l’europarlamentare di Forza Italia, Fulvio Martusciello, che a Tag24.it ha sottolineato come non si sia trattato di uno sparuto gruppo di ‘nostalgici’, come sostenuto dal leader della Lega, dal momento che al corteo avrebbero partecipato anche diversi parlamentari e figure di spicco del partito.

È chiaro che c’è un sentimento anti-meridionale ed è quel sentimento che ha portato Salvini nella Lega. Nella Lega comanda Salvini, la linea la detta lui. Nel meridione la classe dirigente fa quello che dice Salvini. Salvini ha definito quelli che hanno insultato Napoli e Caserta ‘quattro scemi’, ma non mi pare che fosse così. Quel corteo era guidato da autorevoli esponenti della Lega, c’erano anche europarlamentari”.

Martusciello accusa: “Nessuno si è scusato. Mi sarei aspettato una presa di distanza dei campani”

Un attacco diretto a Matteo Salvini da parte di Fulvio Martusciello che si sarebbe aspettato delle scuse che, però, non sono arrivate nè dal leader della Lega, né dai vertici campani del partito.

Non ci sono state scuse nei confronti dei meridionali offesi. Salvini ha chiesto scusa a Tajani per quello che è accaduto, ma non ho sentito la parola scusa nei confronti dei meridionali. Dal palco ha derubricato a ‘quattro scemi’, ma non è stato così: era una delegazione qualificata quella che ci ha insultato. Ecco mi sarei aspettato che gli esponenti campani avessero preso le distanze, invece non possono. Se fosse stato coordinatore regionale Durigon, forse lo avrebbe fatto perché Claudio è un altro livello politico”.

L’europarlamentare: “Nessun accordo alle regionali con chi odia i meridionali.”

Scuse che non sono arrivate, aprendo una crepa nell’unità della coalizione in Campania e facendo paventare all’europarlamentare di Forza Italia addirittura la possibilità di ritirare la propria candidatura a presidente della Regione Campania se la coalizione dovesse comprendere anche gruppi apertamente anti-meridionalisti.

Sono veramente dispiaciuto per quello che è successo. Con chi odia i meridionali non c’è assolutamente nessuna possibilità di apparentamento alle Regionali. Sono il primo a dire che ritirerei immediatamente la mia disponibilità alla candidatura se ci fosse in coalizione chi odia i meridionali.”

Fulvo Martusciello attualmente europarlamentare di Forza Italia è stato rieletto al parlamento europeo con oltre 100mila preferenze ed è in corsa per l’endorsement a candidato del centrodestra per le Elezioni Regionali in Campania in programma nel 2025.

Il coordinatore di FI: “Presa di coscienza forte o pronto a ritirare mia candidatura”

Ebbene, Martusciello si è detto anche pronto a ritirare la disponibilità alla candidatura alla Presidenza della Regione Campania se dagli alleati della Lega non arrivano chiarimenti sull’incidente di Pontida.

Ci vuole una presa di coscienza forte e una presa di distanza forte. Quello che è accaduto a Pontida accadrà sempre, per cui ci vuole chi prenda le distanze rimarcando invece l’orgoglio di essere meridionali”.

Che poi, l’europarlamentare azzurro, non è neanche tanto convinto che lo spettacolo andato in scena a Pontida non sia stato solo un episodio, e non la riprova del fatto che nella Lega continuano a serpeggiare sentimenti anti-meridionalisti cosa che, per un partito che è diventato un partito nazionale, rappresenta un problema. Un problema nei confronti degli alleati, ma anche degli elettori delle regioni del Sud a cui la Lega sta cercando di far digerire la contestata riforma dell’Autonomia differenziata, sostenendo che non ci saranno disparità tra regioni.

Sradicato l’anti-meridionalismo? Se ragazzi giovani fanno quegli slogan…”

Conclude Fulvio Martusciello.