Ancora una notte di raid aerei israeliani in Medio Oriente oggi 6 ottobre 2024. L’aviazione dello Stato ebraico ha attaccato i quartieri a sud dei Beirut alle prime ore del mattino. Si aggrava anche il bilancio di un bombardamento israeliano avvenuto sempre nella notte tra ieri ed oggi a Gaza: sono morte circa 24 persone mentre altre 93 hanno perso la vita.

Non si conosce ancora l’esatto numero di vittime civili e si teme che nelle prossime ore il bilancio possa crescere ulteriormente.

Guerra in Medio Oriente oggi 6 ottobre 2024

Libano sotto assedio nella notte tra sabato e domenica. Il gruppo armato sciita Hezbollah ha detto di aver respinto un’infiltrazione da parte dell’Idf nel proprio territorio. Le truppe di Tel Aviv da diversi giorni stanno penetrando dal sud del Libano al suo interno, sono seguiti violenti bombardamenti durati tutta la notte nel sud della capitale.

In tutto gli attacchi nei quartieri meridionali di Beirut sono stati circa venticinque. Alcuni colpi di mortaio israeliani hanno colpito il quartiere meridionale di Dahiyeh, ingenti bombardamenti anche su Choueifat Al-Amrousieh. Gli attacchi israeliani in tutto il Libano hanno provocato 23 morti, 93 persone sono rimaste ferite.

Secondo quanto riportato dall’esercito israeliano, gli attacchi di oggi servivano a distruggere le basi dei miliziani di Hezbollah che si trovano nel sud della capitale libanese. Poco prima di colpire, le truppe dello Stato ebraico hanno disposto un piano di evacuazione a salvaguardia dei civili. L’esercito israeliano ritiene che Hezbollah abbia piazzato depositi di armi vicino a zone residenziali.

L’attacco a Gaza: colpita una scuola ed una moschea

Proseguono gli attacchi anche su Gaza. Nella notte sono state colpite una moschea ed una scuola a Gaza e 24 persone sono morte, 93 invece sono rimaste ferite. L’ufficio stampa governativo di Gaza ha accusato le forze israeliane di aver commesso due brutali attacchi nella notte nei quali hanno perso la vita civili.

Gli edifici colpiti sono stati identificati come la moschea di Al-Aqsa e la scuola Ibn Rushd, al centro della Striscia di Gaza. Sia la moschea che la scuola erano utilizzate per accogliere gli sfollati. Nelle prime ore di oggi tre droni che arrivavano da est sono stati identificati dalle Idf, non è chiaro a chi appartenessero.

L’esercito israeliano ha disposto l’evacuazione di vaste aree del nord Striscia di Gaza, spiegando di voler espandere la “zona umanitaria” per consentire ai residenti di scappare. Le forze armate hanno spiegato che Hamas ha creato infrastrutture terroristiche sfruttando la popolazione, i rifugi e le strutture sanitarie intorno.

Israele si prepara all’anniversario del 7 ottobre

L’esercito israeliano si prepara all’anniversario del 7 ottobre. Le Idf sono in allerta massima e temono che Hamas possa ‘celebrare’ la ricorrenza di domani con qualche attentato. Tel Aviv celebrerà quanto accaduto lo scorso anno con una manifestazione nazionale in memoria delle oltre 1200 vittime provocate dall’attacco di Hamas nel sud del Paese.

Saranno aumentate le forze di sicurezza in previsione di domani quando Netanyahu terrà un discorso alla nazione. Israele dal canto suo continua le operazioni di guerra e sta preparando una risposta al lancio di missili contro l’Iran dei giorni scorsi. Teheran ha attaccato il territorio israeliano dopo la morte di Hassan Nasrallah e l’invasione del Libano.

La priorità ad un anno dallo scoppio del conflitto è il recupero degli ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza. 64 persone sono presumibilmente vive e 33 sono morte.

Il premier del Libano: “Serve pressione su Israele per il cessate il fuoco”

Il primo ministro libanese Najib Mikati ha chiesto di “fare pressione su Israele” per il raggiungimento del cessate il fuoco. L’appello del premier libanese arriva dopo i bombardamenti tra la notte di ieri ed oggi.
Mikati si è espresso positivamente sul presidente francese
Emmanuel Macron che ha sostenuto il Libano in questo momento difficile con la convocazione di un prossimo vertice internazionale. Il primo ministro del libano ha ribadito il suo sostegno all’appello di Francia e Stati Uniti che stanno lavorando per una tregua.