Per ricostruire l’unità del centrosinistra occorre ritornare al nucleo storico di quella unità, ma soprattutto occorre che tutte le parti coinvolte, anche M5S e AVS, condividano tale nucleo storico.
E’ l’analisi dell’ex ministra del Partito Democratico, Rosy Bindi, sull’attuale crisi del campo largo. Un’analisi che va al nocciolo della questione: Matteo Renzi a parte, c’è ‘coesione’ intorno ai temi che storicamente fanno da collante del centrosinistra?
La crisi del campo largo del centrosinistra sta vivendo in questi giorni uno dei suoi momenti più complessi e la segretaria del Pd, Elly Schlein – in questi giorni più serafica che mai – deve gestire non solo per la rottura in Liguria (e forse anche nelle altre regioni al voto in autunno) con Italia Viva di Matteo Renzi, ma anche – e in maniera forse più determinante – l‘alleanza’ che sembrerebbe essersi creata, all’interno della coalizione, tra Giuseppe Conte e i due leader di AVS Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni.
Crisi campo largo, Bindi: “Unità? Ripartire da nucleo storico”
In ballo non ci sono solo le prossime elezioni regionali, bensì la leadership del centrosinistra e – in proiezione futura – Palazzo Chigi. I renziani sono certi che il vero obiettivo sia Elly Schlein, e che Italia Viva rappresenti solo il pretesto per aprire una crepa in cui potersi infilare e pian piano conquistare sempre più spazio.
Presto per parlare di leadership? Forse, o forse no. Intanto l’ex Ministra della Salute del Governo Prodi sottolinea, rispondendo alle domande dei giornalisti a margine della riunione del Comitato promotore del Referendum sull’Autonomia differenziata, tenutosi a Roma oggi – sabato 5 ottobre – che bisognerebbe chiedersi se tutti i partiti coinvolti nel processo di ‘unificazione’ del centrosinistra italiano siano coesi intorno a quelli che sono i temi su cui si intende fondare tale unità.
“Va dato atto alla segretaria del Pd di perseguire da sempre l’unità della coalizione, forse per costruire l’unità e allargare le coalizioni bisognerebbe partire dal nucleo storico dell’unità del centrosinistra. Questo però richiede anche alle altre due forze politiche che rivendicano la possibilità di decidere insieme l’allargamento o meno della coalizione di essere altrettanto coesi almeno in questo nucleo centrale.”
Una stoccata ai leader delle ‘altre due forze politiche’, ovvero M5S e AVS: se si vogliono imporre veti e decidere ‘insieme’ a quali altri partiti allargare la coalizione, allora bisogna prima capire se ci sia coesione su quello che l’ex vicepresidente della Camera definisce “nucleo storico dell’unità del centrosinistra”.
Autonomia, Bindi: “Spero dopo unità battaglia referendaria, passo avanti anche in politica”
Rosy Bindi, infine, dopo il plauso al lavoro di ‘ricucitura’ della segretaria dem, auspica che l’unità raggiunta nella battaglia referendaria contro l’autonomia differenziata possa rappresentare uno stimolo a trovare la stessa comunione di intenti anche sul piano politico.
“La battaglia sull’autonomia referendaria ha visto uniti tutti i partiti progressisti, insieme ai sindacati e tante associazioni. Se si riuscirà a mantenere l’unità nella battaglia referendaria magari si farà anche un passo avanti nella politica”.
Ha concluso Bindi.