Donatella Di Pietrantonio censurata? Si affaccia un nuovo caso Scurati all’orizzonte della Rai? Fa discutere la denuncia dell’autrice de “L’Arminuta” in una intervista al quotidiano il Centro, nella quale avrebbe palesato un dispiacere per il monologo censurato sull’Abruzzo, preparato apposta per una puntata di Chesarà…, condotto da Serena Bortone.
Donatella Di Pietrantonio censurata in Rai? Lo sfogo della scrittrice sul monologo per l’Abruzzo
“Una cosa che mi ha amareggiata, con la Rai” esordisce l’autrice di “Bordo Sud” con il giornalista Luca Telese, introducendo il nodo della spinosa questione. Una bega passata talmente tanto in sordina da venire alla luce solamente oggi, 4 ottobre 2024, con la pubblicazione sul giornale abruzzese dell’intervista.
Una lunga conversazione in cui si sono intrecciati tanti temi, fra i quali – appunto – la stesura del libro vincitore del Premio Strega: “L’età fragile“. Incalzata (ma non troppo) dal giornalista, infatti, Di Pietrantonio rivela di aver lavorato alacremente su un monologo dedicato all’Abruzzo, sua Regione d’origine, che sarebbe dovuto andare in onda durante una puntata del programma Chesarà… condotto da Serena Bortone.
Secondo gli accordi, il testo si sarebbe dovuto trasmettere il giorno prima delle elezioni regionali, lo scorso sabato 9 marzo 2024: le votazioni si sarebbero tenute la domenica 10 marzo. Tuttavia, in quei giorni, la scrittrice avrebbe rilasciato un’intervista a La Repubblica, dove avrebbe dichiarato la sua intenzione di votare Luciano D’Amico, candidato del campo largo.
Questa dichiarazione è il pomo della discordia. Come dichiara l’autrice de “Mia madre è un fiume“, la Rai avrebbe utilizzato l’intervista al quotidiano torinese per evitare di mandare in onda il monologo, adducendo come motivazione la “Par condicio, dato lo schieramento” della stessa Di Pietrantonio.
Par condicio sì, par condicio no: la replica della Rai
Immediata la sollevazione di massa indignata, che, subito, grida allo scandalo e punta il dito contro la “tele-meloni“, rea di limitare la libertà di stampa e d’espressione. Nel marasma, quindi, anche la Rai ha sentito il bisogno di intervenire, chiarendo la sua posizione:
La Direzione Rai Approfondimento precisa che non vi è stata nessuna censura
E, anzi, addossa la responsabilità della mancata messa in onda del monologo la stessa conduttrice del programma:
La redazione e la conduttrice Serena Bortone, […] a seguito di un’intervista rilasciata dalla stessa, in periodo di par condicio, con una precisa indicazione di voto, proprio in Abruzzo, decidevano autonomamente di non mandarlo in onda. Questo perché […] violava quanto espressamente previsto dalle regole aziendali in materia di par condicio […]. Quanto poi al fatto che il monologo non sia più andato in onda, giova ricordare che la scrittrice Donatella Di Pietrantonio è stata nuovamente tra gli ospiti di ‘Chesarà’ il 24 marzo, quando aveva letto un monologo sulle Fosse Ardeatine. Il programma, poi, si è chiuso lo scorso giugno e non è più nel palinsesto Rai
Una risposta che, però, apre a nuove potenziali polemiche, soprattutto, in base a quale dichiarazione potrebbe rilasciare la giornalista Serena Bortone, al momento, persona informata dei fatti. Ma l’altro punto critico è risiede proprio sulla “par condicio” usata come scusa.
In effetti, nel periodo immediatamente precedente alle elezioni, i media sono soggetti a particolari regole per la diffusione di opinioni o valutazioni politiche, affinché ogni soggetto politico possa godere della medesima visibilità imparziale ed equa. Questo procedimento prende – appunto – il nome di par condicio.
Tuttavia – come fa notare Telese nella sua intervista – la par condicio vale nel caso in cui qualcuno dichiari la propria preferenza di voto durante una diretta TV, non nel caso in cui tale opinione sia espressa in altra sede.
Il caso Antonio Scurati, che “costò” il posto alla Bortone
A sentire della Di Pietrantonio sembra quasi di mangiare una minestra riscaldata. Impossibile, infatti, non tirare fuori ancora una volta il caso dello scrittore Antonio Scurati. Il vincitore dello Strega 2019 con “M. Il figlio del secolo” avrebbe dovuto recitare un monologo sempre per il programma Chesarà… in occasione del 25 aprile.
Nel caso di Scurati, la Rai avrebbe annullato l’ospitata solamente la sera prima della messa in onda della puntata del 20 aprile e persino la conduttrice ne sarebbe rimasta sorpresa. Anzi, ne sarebbe rimasta talmente sgomenta da volersi schierare in difesa dell’autore de “Il padre infedele“.
All’epoca, la Rai avrebbe dichiarato che il mancato intervento dello scrittore era da condurre a trattative economiche non andate a buon fine e non a un tentativo di censura. A gettare ancora più benzina sul fuoco, la stessa Bortone, che durante la puntata incriminata ha letto il testo inviato da Scurati.
La polemica che ne è derivata ha investito il mondo politico con critiche e frecciatine contro il controllo più o meno velato del Governo nell’emittente televisiva nazionale, di fatto, condizionandone i palinsesti e gli interventi.
Il resto – come si suol dire – è storia: la fiamma della polemica ha continuato ad ardere per settimane, fino al provvedimento disciplinare ai danni della conduttrice. Bortone, così, si è vista allontanata dalla trasmissione, mentre a giugno 2024 Che sarà… è stato definitivamente chiuso e tolto dal palinsesto.