Rachele Mussolini aveva lasciato Fratelli d’Italia per Forza Italia, destando qualche stupore specie sul perché del “cambio di casacca”. Non cambia il campo politico, ma la sensibilità verso un determinato argomento sì: lo Ius Scholae viene oggi osteggiato da FdI, mentre FI ha passato molta della sua estate parlandone a favore.

La posizione di Mussolini è chiara: “Ci sono tanti temi che il governo deve affrontare, ma Forza Italia è il partito che ha più capito come è cambiata la realtà… Un consiglio a Fratelli d’Italia? Difendere le tradizioni va bene, ma bisogna parlare anche ai giovani…”.

Rachele Mussolini dopo il passaggio a Forza Italia: “Ho lasciato Fratelli d’Italia anche per lo Ius Scholae”

L’annuncio era stato dato agli inizi settembre, ma vedere in pubblico Rachele Mussolini sotto le insegne di Forza Italia fa comunque ancora un certo effetto. Nata dal secondo matrimonio di Romano Mussolini (quartogenito di Benito) e sorellastra di Alessandra, Rachele aveva fatto parlare di sé scegliendo di lasciare Fratelli d’Italia.

Una delle sue prime spiegazioni è stata che il partito di Giorgia Meloni adottava (e adotta anche adesso) posizioni sullo Ius Scholae e sulla cittadinanza che non rispondono più al suo sentire politico. A margine di un evento per il tesseramento di Forza Italia a Piazza Re di Roma, oggi 4 ottobre 2024, Mussolini è tornata sull’argomento indicando che le divergenze politiche fanno parte del gioco ma che conducono alla lunga a certi risultati.

Sono convinta di entrare nella famiglia di Forza Italia per una sensibilità diversa di questo partito, che ha una sensibilità spostata verso il centro e quindi sono molto felice di iniziare queste giornate del tesseramento perché vedo tanti giovani e questo mi fa molto piacere…

L’idea secondo la quale il governo non possa affrontare anche il tema cittadinanza perché esistono problemi certamente più pressanti non convince Mussolini:

Lo Ius Scholae è stato anche uno dei motivi mi hanno spinto a cambiare, perché fino ad un paio di anni fa Fratelli d’Italia appoggiava lo Ius Scholae quindi non c’era nulla di nuovo, tranne il fatto che lo Ius Scholae non era nell’agenda di governo. Sono consapevole che i temi siano tantissimi, però ritengo che lo Ius Scholae sia un tema importante da mettere nell’agenda di un governo.

“Un consiglio a Fratelli d’Italia? Va bene difendere le tradizioni, ma così non si attirano i giovani…”

Il concetto di famiglia è importante e traspare dalle parole di Mussolini, che aveva dedicato un post su Instagram al suo arrivo in FI. Assieme a lei Francesco Carpano, che aveva lasciato Azione e aveva deciso di entrare nel partito di Antonio Tajani.

Trovare un soggetto politico che, insieme, tiene a difendere e ad appoggiare ciò in cui lei crede è stato quindi fondamentale per Mussolini, vedendo per l’appunto che lo Ius Scholae può essere un argomento usato non per creare dissidi nel governo ma per rispondere alla sensibilità di una parte della popolazione italiana.

Il governo deve rimanere agganciato al tessuto e alla realtà del 2024 e credo che tra i tre partiti quello che ha più cognizione di una realtà che è cambiata sia proprio Forza Italia. Il consiglio che do a Fratelli d’Italia è d’iniziare a cambiare il modo, la terminologia che viene usata perché le tradizioni, le identità, la nostra storia sono un patrimonio inestimabile, ma credo che Fratelli d’Italia debba svecchiare un po’ il linguaggio perché per attirare i giovani ci vuole qualcosa di diverso…