Si dice che stesse fuori dall’area di lavoro consentita. Si dice che il treno non sia riuscito a frenare e lo abbia travolto, trascinandolo per decine di metri. Si sono dette tante cose sull’orribile tragedia avvenuta all’alba di oggi, 4 ottobre 2024, sulla tratta ferroviaria Bologna-Venezia, all’altezza di San Giorgio di Piano, nel Bolognese: ma chi era Attilio Franzini, l’operaio investito sui binari durante un turno di lavoro?
Attilio Franzini, ecco chi era l’operaio di 47 anni investito da un treno sulla Bologna-Venezia
L’aria fresca e pungente delle 4:30 del mattino. L’aroma del caffè caldo preso prima di cominciare il suo turno di lavoro. Ora, di Attilio Franzini rimangono solo le foto su Facebook e i ricordi dei suoi familiari. Lavorava come tecnico specializzato per una ditta romana, titolare dell’appalto per la manutenzione delle linee ferroviarie.
Franzini è morto a soli 47 anni, dopo essere stato investito da un treno in transito sui binari della linea Bologna-Venezia. Il terribile incidente è avvenuto questa mattina, 4 ottobre 2024, nel tratto fra Castelmaggiore e San Pietro in Casale, all’altezza di San Giorgio di Piano, nel Bolognese.
Il 47enne era originario di Formia, nel basso Lazio, in provincia di Latina, dove è nato e cresciuto con i due fratelli, Emanuele e Andrea. Si era trasferito, però, a Scacciagalline, alla periferia della cittadina laziale.
Attilio Franzini ha lavorato fino all’anno scorso per una ditta di igiene urbana, la Formia Rifiuti Zero, proprio nella sua Formia, fino all’assunzione dell’azienda romana che lavora per Rfi (Rete Ferroviaria Italiana). A piangerlo, oggi, il padre Gino e i due fratelli, insieme a tutti i suoi amici e colleghi di lavoro.
Cosa è successo: indagini in corso
Sono ancora al lavoro gli inquirenti, arrivati sul posto, per stabilire l’esatta dinamica dell’incidente, ma tante sono le domande a cui manca una risposta. Una fra tutte: Franzini si trovava davvero fuori dall’area designata come sicura? E se sì, perché era lì?
Secondo quanto emerso dai primi dettagli, il 47enne sarebbe stato investito, infatti, al di fuori della zona del cantiere, sui binari dove un treno intercity era in transito. Nonostante il giubbotto catarifrangente indossato dall’operaio, il macchinista non si è accorto di lui sino all’ultimo istante, travolgendolo.
Il convoglio, partito da Roma Termini e diretto alla stazione di Trieste Centrale, ha trascinato per diversi metri Attilio Franzini, uccidendolo. Dalla società Rfi hanno dichiarato:
Quanto verificatosi è al vaglio delle autorità competenti, alle quali Rfi sta offrendo la più ampia collaborazione. Da una prima ricostruzione, per cause ancora da accertare, al momento dell’investimento il tecnico si sarebbe spostato al di fuori dell’area interessata dalle lavorazioni e dove la circolazione era sospesa. Verifiche in corso anche da parte di Rfi
Rabbia e cordoglio, però, anche dal sindaco Paolo Crescimbeni di San Giorgio di Piano, luogo della tragedia, che ha sottolineato l’importanza di continuare a lavorare per rafforzare la sicurezza sul lavoro. Per il primo cittadino, infatti, è necessario un maggiore impegno da parte di tutti gli attori coinvolti (istituzioni, associazioni, sindacati, datori di lavoro e lavoratori):
Non posso pensare a un lavoratore che esce di casa, saluta i familiari e non fa rientro perché deceduto mentre lavorava. Mi stringo ai familiari del lavoratore, porgendo loro le mie più sentite condoglianze