L’attacco missilistico dello scorso del 1 ottobre 2024 dell’Iran contro Israele era legittimo così come l’attacco di Hamas di un anno fa che ha scatenato la guerra in Medio Oriente. Queste sono le parole dell’ayatollah Ali Khamenei che ha parlato oggi 4 ottobre 2024 rivolgendosi alla folla presente di fronte alla Grande Moschea a Teheran.

Il clima nella capitale iraniana è surreale. La Guida Suprema ha tenuto il suo discorso contro Tel Aviv con accanto a sé un fucile: l’ennesimo avvertimento che Israele deve lasciare il territorio libanese e non rispondere all’attacco di tre giorni fa di Teheran.

Guerra in Libano, Khamenei parla contro Israele oggi 4 ottobre 2024

Khamenei ha definito legittimo l’attacco del 7 ottobre 2023 contro Israele nel corso di un discorso tenutosi oggi a Teheran. Secondo l’ayatollah ogni Paese ha il diritto ultimo di difendersi dalla tirannia. La Guida Suprema ha precisato che l’attacco di qualche giorno fa ai danni di Israele ha rappresentato una “punizione minima” e che l’Iran è pronto ad affrontare Tel Aviv.

L’ayatollah ha parlato durante la preghiera del venerdì e la cerimonia di commemorazione per il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah, ucciso da Israele lo scorso 27 settembre. Nella grande moschea di Teheran erano presenti migliaia di fedeli che portavano i ritratti dei leader dell’Asse della Resistenza guidato dall’Iran che hanno perso la vita nel corso della guerra contro Israele.

Un passaggio dell’intervento dell’ayatollah è dedicato proprio a Nasrallah che è stato definito un ‘martire‘ e un ‘difensore del Libano contro Israele‘. Nella giornata di oggi si è tenuta una celebrazione per Nasrallah. Hezbollah ha smentito che il corpo del suo leader è stato sepolto in un luogo segreto. L’ayatollah ha ribadito che le azioni militari di Tel Aviv non hanno fatto altro che fomentare la rabbia dei suoi nemici.

Infine l’invito a tutti i Paesi islamici ad essere coesi contro Israele nella guerra in corso in Medio Oriente.

L’Idf vuole uccidere il successore di Nasrallah

Israele vuole porre fine alla segreteria di Safi al Din a pochi giorni dalla sua nomina. Nel corso della notte si sono registrati attacchi aerei israeliani su Beirut che hanno preso di mira un incontro il successore di Nasrallah, Hashem Safi al Din, mentre stava partecipando con altri importanti leader di Hezbollah.

Tre funzionari israeliani hanno detto che l’incontro si svolgeva in un bunker sotterraneo, nel quartiere di Dahiyeh – nel sud di Beirut. Non è ancora chiaro se Safi al Din è stato ferito nel raid segnalato dai media locali. Nella mattinata di oggi sono rientrati i primi italiani dal Libano dove in questo momento proseguono le azioni militari israeliane.

Nuovi attacchi aerei di Israele a Dahiyeh, sobborgo meridionale di Beirut, si sono registrati verso il primo pomeriggio. Lo riportano i media libanesi.