I controlli su POS e scontrini saranno potenziati per un’azione maggiore di contrasto all’evasione fiscale. L’obiettivo del Governo è quello di verificare più velocemente e con maggiore precisione tutte le eventuali omissioni.

Ancora una volta l’attenzione si poggia sullo scontrino elettronico, tramite cui le informazioni dovrebbero essere collegate direttamente a quelle dei POS. Infatti, dopo una lunga serie di fallimenti, viene nuovamente rinnovato il piano per collegare le transazioni con i pagamenti elettronici agli scontrini effettivamente emessi.

Piano del Governo per contrastare l’evasione fiscale

La lotta all’evasione fiscale rientra tra i tanti obiettivi del Governo. Non solo per contrastare un fenomeno atavico e difficilmente estirpabile, ma anche per rimpinguare le casse dello Stato. Da molto tempo le varie compagini di Governo cercano, in tutti i modi, di edificare sistemi in grado di controllare e contrastare al meglio l’evasione fiscale. Spesso, fallendo, meno spesso, avvicinandosi al risultano.

Il contrasto all’evasione fiscale è anche uno dei punti principale del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

Il progetto è stato messo nero su bianco nel documento che accompagna il Piano strutturale di bilancio, approvato il 27 settembre 2024.

Uno dei metodi per contrastare l’evasione fiscale è quello di potenziare i controlli su POS e scontrini e sulle omesse o errate dichiarazioni.

Non c’è solo l’evasione fiscale nel mirino. Da considerare, infatti, che l’analisi di rischio che hanno fatto più volte la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Entrate consente anche di far emergere altri fenomeni criminali, come il riciclaggio.

Ovviamente, i controlli avverranno nel pieno rispetto della privacy: non saranno indicati gli estremi degli utenti e non saranno rese visibili preferenze e tipologie di spese.

Più controlli su POS e scontrini

Previsti maggiori controlli sui POS e gli scontrini fatti. Questi passeranno attraverso un collegamento delle informazioni derivanti dai pagamenti elettronici e dal registro dei corrispettivi. In questo modo, il Fisco dovrebbe avere sempre a portata di mano le informazioni e i dati necessari per svelare tentativi di evasione.

Sarà quasi fondamentale, affinché l’intero meccanismo funzioni, l’elaborazione delle operazioni al consumo finale, ovvero quelle effettuate tra gli esercenti e i consumatori.

Si punta a rafforzare la tracciabilità, la tempestività e la capillarità delle informazioni che arriveranno direttamente al Fisco.

Lo scontrino elettronico finisce nuovamente sotto la lente d’ingrandimento. Su questo strumento si discute, ormai, da tanto tempo, ma ancora non ha visto la luce. Dovrebbe entrare nel database dell’Agenzia delle entrate, così come succede già per le fatture elettroniche.

Tutto questo serve a un solo obiettivo: arrivare a un meccanismo per cui le informazioni degli scontrini si ricolleghino direttamente a quelle dei POS utilizzati dai vari esercizi commerciali. I pagamenti saranno controllati per verificare che, effettivamente, corrispondano alla relativa fattura o scontrino emesso.

Controlli incrociati tra bancomat e scontrini

Il Fisco dovrebbe adottare strategie per controllare se a fronte di un pagamento eseguito con il bancomat o con una qualsiasi carta di credito sia stato effettivamente emesso lo scontrino oppure la fattura.
Non si tratta di una proposta nata dal nulla o formulata ex novo. Parliamo di un’idea già balenata dal Governo Draghi, ma all’epoca non approvata.

Cosa succederà? Come si legge nel Piano di bilancio, l’amministrazione provvederà a effettuare un collegamento delle informazioni derivanti dai pagamenti elettronici e dal registro dei corrispettivi.

Con questa tipologia di controlli incrociati potrebbero emergere anomalie di varia natura. Non restiamo, quindi, solo sul terreno dell’evasione fiscale, ma anche su quello del riciclaggio. Possiamo fare diversi esempi: pensiamo agli esercizi commerciali che a fronte di pochi scontrini, invece, dichiarano importi maggiori.

Sarà introdotto, presumibilmente, un indicatore di recupero complessivo del gettito fiscale versato spontaneamente dai contribuenti a seguito delle azioni di prevenzione e attività di controllo più efficaci realizzate dall’Amministrazione fiscale.