Come ogni primo venerdì di ottobre, torna il World Smile Day: la Giornata Mondiale del Sorriso. Il modo migliore per esprimere se stessi agli altri, un gesto di gentilezza che migliora la propria giornata e l’umore di chi ci circonda. L’idea è, del 1999, di Harvey Ball, inventore dello smile. Dallo yoga della risata, alla terapia del sorriso, sono tante le pratiche che aiutano a ritrovare positività, andare oltre e ringiovanire. Tra i benefici: sorridere è un anti-aging, fa bene al viso, allo spirito e al corpo, aumenta le difese immunitarie, migliora l’ossigenazione del sangue e riduce i valori del cortisolo. Avete capito musoni? Chi sorride trae un’infinità di vantaggi rispetto a chi vive col broncio.
Oggi è il World Smile Day: cosa vi fa sorridere?
Il World Smile Day è anche un momento per tornare a pensare a ciò che ci fa sorridere: un film, una battuta, un comico, un amico divertente. Ridere è un modo per creare relazioni, forse le più serie e durature. In un’epoca in cui il caro economico, il tempo trascorso al pc, al telefono, al lavoro, è maggiore rispetto al tempo che passiamo con gli altri, brontolare e lamentarsi è più facile che sorridere. Così, presi dalla foga di fare dimentichiamo l’importanza del fare con serenità. Fortunatamente c’è sempre tempo per riprendere le buone abitudini, o impararle: cosa vi manca per sorridere? La televisione, la radio, e i giornali sono sempre meno attenti alla satira, basti pensare che le trasmissioni comiche continuano a diminuire. Le cose cambiano, fortunatamente, con la comunicazione digitale, dove tra meme e contenuti leggeri i toni sono diversi.
Quando impariamo a sorridere, e quando smettiamo di farlo?
Vivere è un lento declino verso il broncio, una ricerca di Glamoran in Scozia dimostra che si smette di ridere a 52 anni, è una periodo in cui si pensa più a se stessi, e dove probabilmente la joie de vivre si riduce. I bambini, invece, sorridono fino a 300 volte al giorno, fino a ridurre via via l’abitudine nel tempo. Un altro motivo che c’intristisce è la graduale riduzione delle ore di luce, da fino agosto e per tutto l’autunno, fino a Natale, siamo meno positivi e propensi alla risata che in estate. Per i malinconici cronici non c’è cambio di stagione che tenga, né fase della vita che migliori o peggiori le cose: la mimica facciale sarà sempre la stessa, labbra chiuse e rivolte verso il basso. Per le persone sorridenti di natura la vita ricambierà con un sorriso.