Sono atterrati questa mattina, stanchi ma sollevati, i primi 178 cittadini italiani rimpatriati dal Libano a bordo del volo charter organizzato dal Ministero degli Affari Esteri.
Ieri la Farnesina ha consigliato ai circa 700 cittadini italiani attualmente in Iran di rientrare il prima possibile utilizzando voli commerciali in vista dell’imminente allargamento degli attacchi a Teheran.
Un conflitto che nelle ultime ore si sta allargando anche sul fronte meridionale con attacchi israeliani al valico di frontiera di Masnaa, in Libano, con la Siria.
Guerra Israele-Libano, in Italia i primi evacuati. Farnesina: “No evacuazione. Previsti nuovi rimpatri”
Il volo charter predisposto dal Governo italiano per riportare in patria dal Libano i cittadini italiani è atterrato nella notte di oggi – venerdì 4 ottobre 2024 – all’aeroporto internazionale “Leonardo Da Vinci” di Roma.
Sono 178 i cittadini italiani rientrati in Italia, ma nei prossimi giorni – rende noto la Farnesina – saranno organizzati ulteriori voli charter. I cittadini italiani che hanno difficoltà a trovare un posto su un volo commerciale in partenza da Beirut possono contattare l’Ambasciata italiana nel paese per ottenere assistenza.
“Abbiamo invitato tutti gli italiani a lasciare il Libano con voli commerciali, e ci siamo impegnati per incrementarne il numero attraverso voli charter”.
ha affermato il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sottolineando come il Governo stia lavorando in queste ore con le compagnie aeree per risolvere il problema della mancanza di voli di linea.
“Continuiamo a monitorare la situazione degli italiani in Libano tramite la nostra Ambasciata a Beirut e l’Unità di Crisi e siamo pronti ad assumere ogni iniziativa per garantire la sicurezza dei nostri connazionali, ma per il momento escludiamo l’ipotesi di un’evacuazione”.
Ha concluso il vice premier.
I cittadini rientrati: “Abbiamo lasciato dietro molta tristezza”
Sollievo e tanta stanchezza. Sono questi i sentimenti comuni gli italiani evacuati – tra cui cinque bambini – oltre a 4 cittadini finlandesi. Paura e stanchezza per giorni trascorsi nell’insicurezza e nell’apprensione, ma anche “sollievo” e “felicità” per essere riusciti a tornare in Italia e essersi allontanati da una “guerra imprevedibile”.
“La cosa più triste è soprattutto stata quella di lasciare indietro, in Libano, chi non è fortunato come noi, colleghi, amici libanesi, e salire su questo volo. Abbiamo lasciato dietro molta tristezza per un Paese al collasso, sotto le bombe. Non sappiamo ora quando potremmo tornare a casa in Libano: è tutto molto triste, si sappia che il Paese sta vivendo giornate difficili, terribili”.
ha dichiarato uno dei 178 passeggeri del volo proveniente da Beirut al suo arrivo allo scalo romano di Fiumicino.
I cittadini italiani evacuati hanno ringraziato il Governo italiano e hanno sottolineato come l’ambasciata italiana a Beirut si sia subito attivata per organizzare il viaggio di rientro in patria.
Iran, Farnesina: “Chi può rientri in Italia”
E mentre proseguono le operazione di rimpatrio degli italiani dal Libano, c’è un altro fronte che preoccupa il Ministero degli Esteri: quello iraniano dove la risposta di Israele all’attacco delle scorse ore è solo una questione di tempo.
Ieri il Ministro degli esteri, Antonio Tajani, aveva invitato i nostri connazionali a lasciare il paese con voli commerciali.
“Alla luce del progressivo deterioramento del quadro di sicurezza regionale, si sconsigliano viaggi a qualsiasi titolo in Iran. Al momento, i collegamenti aerei internazionali dall’Iran sono in graduale ripresa. Si raccomanda di considerare la possibilità di pianificare il proprio rientro in Italia alla ripresa dei voli.
Sono vivamente sconsigliati gli spostamenti non essenziali in tutto il Paese, soprattutto nelle ore serali.”
E’ questo l’avviso diramato tramite il sito ufficiale della Farnesina, Viaggiare Sicuri, dove si raccomanda anche ai 700 cittadini italiani presenti in Iran di registrare la propria presenza sull’App Viaggiare Sicuri e in caso di emergenza contattare il numero di emergenza dell’Ambasciata d’Italia
all’assistenza ai connazionali in Iran.