“Il Miracolo di Sharon”, titolo originale “Ordinary Angels”, è un film Netflix basato su una storia vera che celebra l’umanità e l’altruismo nei momenti di difficoltà.

La storia parla di Sharon, una parrucchiera interpretata da Hilary Swank, che vive in una piccola cittadina del Kentucky. Quando incontra Ed, un vedovo che lotta per mantenere le sue due figlie, Sharon trova un nuovo scopo nella vita.

La figlia minore di Ed ha bisogno di un trapianto di fegato urgente, e Sharon decide di mobilitare l’intera comunità per aiutare la famiglia. Ambientato durante una delle peggiori tempeste di neve nella storia del Kentucky, il film mostra come la comunità si unisce per garantire che la bambina riceva il trapianto salvavita.

Se hai voglia di un film ispirati da buoni valori, dall’amore, dalla solidarietà, dalla comunità che non lascia mai soli, questo è il film giusto per te.

Di cosa parla “Il Miracolo di Sharon”, qual è la storia vera su cui si basa

Gli eventi reali che hanno ispirato il film si sono svolti nei primi anni ’90 a Louisville, nel Kentucky, e riguardano Ed Schmitt, un vedovo che ha cresciuto da solo due bambine, Michelle e Ashley.

Entrambe le bambine, purtroppo, avevano una malattia congenita che colpiva il fegato e avevano bisogno di un trapianto il prima possibile per sopravvivere.

Ashley ricevette il trapianto nel 1991 e tutto andò per il meglio. Purtroppo, però, tre anni dopo, per Michelle non c’era alcun fegato disponibile. Nel frattempo, la famiglia stava annegando nei debiti sanitari.

Quando Sharon Stevens Evans, una parrucchiera locale, lesse sul giornale della difficile situazione degli Schmitt, decise di lanciare una raccolta fondi per aiutare la famiglia.

Riuscì persino a raccogliere denaro per far volare Michelle con un aereo privato da Louisville a un ospedale pediatrico a Omaha, Nebraska, dove avrebbe ricevuto il suo nuovo fegato.

Ma quando sarebbero dovuti partire, Louisville fu colpita da una tempesta di neve storica, con le strade chiuse e la strada per l’aeroporto bloccata. 

Il trapianto di Michelle non poteva aspettare che la neve si disperdesse; se non fosse arrivata a Omaha entro sera, il fegato donato non sarebbe più stato utilizzabile.

I membri della famiglia e della comunità, tra cui Sharon Stevens Evans e la nonna di Michelle, Barbara Schmitt, organizzarono un volo in elicottero che portasse Michelle all’aeroporto. Bisognava però liberare una pista dalla neve per far alzare in volo l’elicottero.

Sharon iniziò a chiamare le stazioni radio per radunare la comunità perché il parcheggio della Southeast Christian Church fosse sgomberato per far atterrare e poi ripartire l’elicottero.

I membri della comunità si precipitrano ​​al parcheggio della chiesa con le pale e liberarono lo spazio di atterraggio per l’elicottero. Michelle è stata poi trasportata con successo a Omaha e ha ricevuto il trapianto.

Che fine ha fatto Michelle?

Michelle Schmitt è morta nel 2021 a soli 30 anni a causa di un aneurisma gastrico. Si era laureata alla Spalding University di Louisville e lavorava nel settore medico, occupandosi di bambini. Sua sorella, Ashley Schmitt, ha raccontato che Michelle amava aiutare gli altri e dare un contributo alla comunità, collaborando anche con alcuni pediatri locali.

Michelle ha lasciato suo marito, suo padre e sua sorella maggiore. Ashley ha riflettuto su quanto fosse stato straordinario per Michelle vivere fino ai 30 anni: “Abbiamo vissuto esperienze che molte persone danno per scontate, come prendere la patente o andare al ballo di fine anno. Non avremmo mai immaginato di arrivare nemmeno ai 16 anni.”

Gifted-il dono del talento è una storia vera? Clicca qui.