Il maltempo è destinato a peggiorare nei prossimi giorni, ma l’Emilia Romagna, già piagata dall’alluvione di metà settembre, alta il livello di emergenza e dichiara l’allerta rossa su tutto il territorio. Evacuate questo pomeriggio, 3 ottobre 2024, diverse zone fra cui Bagnacavallo e aree del Bolognese e del Ravennate. Pioggia battente, però, anche in Veneto, con allagamenti e allerta arancione.

Allerta rossa in Emilia Romagna: rischio idraulico nel Bolognese

Spaventano i fiumi e i torrenti in Emilia Romagna. Sorvegliati speciali dopo le recenti alluvioni, l’ultima lo scorso 18 e 19 settembre 2024. Vigili del fuoco e Protezione civile lavorano giorno e notte per mettere in sicurezza argini e rinforzare ponti e letti dei corsi d’acqua.

La pioggia, però, scroscia altrettanto incessantemente e l’Arpae ha deciso, quindi, di diramare l’allerta rossa per il maltempo in tutta la Regione a partire dal mezzogiorno di oggi. Cominciate anche le evacuazioni delle città e paesi già colpiti dagli allagamenti.

Popolazione sfollata, tuttavia, anche dalla costa, dalla pianura bolognese e dalla bassa collina romagnola per rischio idraulico. Frane e smottamenti potrebbero, infatti, riversarsi sulle strade e impedire gli spostamenti, provocando l’isolamento di alcuni comuni.

Pianoro, Faenza, Bagnacavallo e la Val di Zena, già in difficoltà per l’alluvione, stanno tentando di correre ai ripari distribuendo sacchi di sabbia ai cittadini. Numerosi gli appelli del sindaco, Luca Vecchiettini, di Val di Zena:

In via del tutto precauzionale e preventiva stiamo distribuendo in Val di Zena sacchi di sabbia del Comune di Pianoro e della Protezione Civile. La priorità verrà data ai residenti della Val di Zena ai quali si è allagata casa durante l’alluvione

Sul litorale, invece, onde alte più di 3 metri rischiano di sommergere pontili e lungomari, con potenziali crolli della costa. Neppure il vento aiuta, con raffiche di 74 chilometri all’ora e burrasca. A gestire l’emergenza la Prefettura e la presidente dell’Emilia Romagna, Irene Priolo, di concerto con i sindaci dei diversi comuni:

D’accordo con il Centro coordinamento soccorsi in Prefettura a Ravenna, abbiamo deciso di evacuare i piani terra delle zone più fragili e vulnerabili del nostro territorio. Il Pala Bubani è aperto e pronto ad accogliere chi non ha modo di alloggiare presso la propria rete di amici e parenti. Continueremo ad aggiornarvi e, se ci sarà un miglioramento in serata, sarà mia cura comunicarvi l’eventuale revoca dell’ordinanza

Queste le parole del sindaco di Faenza, Massimo Isola, che aggiunge:

Non è nostra intenzione creare allarmismo o alimentare paure e preoccupazioni. È nostro dovere allertare la popolazione in caso di potenziali criticità. Ribadisco quindi che, in questo caso specifico, l’allerta è strettamente legata alle vulnerabilità territoriali connesse al precedente evento alluvionale: occorre prestare attenzione soprattutto in queste zone

Allerta arancione in Veneto, Zaia: “Attivata la sala di controllo della Protezione civile”

Piogge intense e nubifragi violenti anche sul Veneto, dove la Protezione civile ha aperto nel pomeriggio di oggi una sala operativa, attiva 24 ore su 24, per analizzare e monitorare il meteo delle prossime ore. Allerta arancione diramata per domani, venerdì 4 ottobre 2024.

Il presidente della Regione, Luca Zaia, è in costante contatto con i vigili del fuoco e le forze dell’ordine, che ha ringraziato in una nota:

Ringrazio tutti i tecnici della Regione e dei vari territori comunali che stanno lavorando per vegliare sulla sicurezza del nostro territorio, insieme all’assessore Bottacin stiamo seguendo con attenzione le evoluzioni di questa perturbazione che interesserà il Veneto fino alla mattinata di domani

Vigilanza anche sui sistemi per lo smaltimento dell’acqua piovana, che, se sovraccaricati, potrebbero rigettare l’acqua in eccesso e allagare le strade. Frane e colate di fango, invece, rendono già impraticabili alcune strade e sottopassi.

Bollino arancione per rischio idrogeologico, soprattutto, nelle aree limitrofe ai tre grandi bacini veneti: Po, Fissero-Tartaro-CanalBianco e Basso Adige; Basso-Brenta Bacchiglione e Basso Piave, Sile e Bacino scolante in laguna.

Per arginare l’acqua alta, Venezia, ha già predisposto l’attivazione del Mose, la barriera che dovrebbe impedire alle onde superiori i 110 centimetri di allagare la città lagunare. Allerta gialla, invece, ai bacini di Alto Brenta-Bacchiglione- Alpone; Basso Brenta-Bacchiglione; Basso Piave, Sile-bacino scolante in laguna, Livenza, Lemene e Tagliamento.