Il presidente della Tunisia, Kais Saied, mira a ottenere un secondo mandato consecutivo nelle elezioni del 6 ottobre 2024. Il voto si svolgerà in un clima politico caratterizzato da profonde divisioni, con un’opposizione sempre più marginalizzata e sotto pressione. La vittoria di Saied, che ha consolidato il suo potere negli ultimi anni, appare quasi scontata.
Le elezioni in Tunisia del 6 ottobre 2024
La campagna elettorale è ufficialmente terminata. Domenica 6 ottobre i tunisini saranno chiamati alle urne per scegliere il nuovo presidente che resterà al potere per un mandato di cinque anni. I cittadini tunisini residenti all’estero potranno votare tra venerdì 4 e domenica 6 ottobre.
Tre candidati si contendono la vittoria: il presidente uscente Kais Saied, il segretario generale del Movimento Popolare di sinistra, Zouhair Maghzaoui, e il leader del partito Azimoun, Ayachi Zammel.
La campagna elettorale è stata caratterizzata da controversie giuridiche poiché il tribunale di Tunisi ha condannato Zammel a 12 anni di reclusione, gettando un’ombra sul processo elettorale. Questa sentenza è la terza che Zammel ha ricevuto in sole due settimane e il fatto che l’ultima condanna sia stata emessa a soli cinque giorni dal voto ha suscitato critiche e sospetti di interferenza politica.
Il Paese è già profondamente diviso con schieramenti opposti. L’opposizione accusa l’amministrazione Saied di essere un regime repressivo, in un contesto aggravato dall’esclusione di diversi candidati dalle elezioni. La condanna di Zammel ha ulteriormente alimentato le tensioni politiche ed opposizione e società civile hanno organizzato una protesta di massa per venerdì 4 ottobre. I gruppi per i diritti umani ritengono che le esclusioni dei candidati siano politicamente motivate.
Saied verso una comoda vittoria
La Tunisia ha attraversato la Primavera Araba del 2011 e ha visto la caduta di diversi regimi autocratici in Nord Africa e nel Medio Oriente. Il paese è uno dei pochi che esercita ancora la democrazia. Alle elezioni di cinque anni fa, Kais Saied ha vinto con il 73 per cento dei voti. L’attuale presidente è salito al potere nel 2019 sostenendo la lotta contro lo stallo politico e l’élite corrotta. Nel 2021 ha sciolto il parlamento eletto e l’anno successivo ha riscritto la costituzione. Le sue mosse sono state definite un autogolpe ed hanno aumentato il dissenso, nel corso degli anni, contro la sua amministrazione.
Gli analisti prevedono una comoda vittoria per il presidente tunisino, soprattutto in un contesto caratterizzato dall’esclusione di diverse figure dell’opposizione. Le critiche si concentrano anche su un periodo di campagna elettorale poco incisivo da parte dell’opposizione, che ha faticato a mobilitare un supporto significativo ed a presentare una vera alternativa alla leadership di Saied.
I risultati definitivi saranno pubblicati entro il 9 novembre 2024.