È morta nella notte tra il 27 e il 28 settembre 2024 in un incidente a San Severo, in provincia di Foggia: aveva 47 anni. Ecco chi era Lucia Salcone, deceduta in seguito all’incendio scoppiato nell’abitacolo dell’auto. Accanto a lei c’era il marito, Ciro Caliendo, che si è salvato: ora è indagato per omicidio.
Chi era Lucia Salcone, morta in un incidente stradale a San Severo, in provincia di Foggia: marito indagato
Lucia Salcone era una casalinga dedita ai figli, due ragazzi di 16 e 20 anni. Moltissimi i messaggi di cordoglio sui social per la sua tragica scomparsa, dove viene descritta come una”persona buona, sempre con il sorriso”.
La coppia è piuttosto nota in zona: Caliendo è infatti un imprenditore, titolare di una storica azienda vitivinicola.
Secondo una prima ricostruzione, la Fiat 500 sui cui viaggiava la coppia a un certo punto sarebbe sbandata, finendo quindi fuori strada e colpendo violentemente un albero. La donna sarebbe morta nell’auto in fiamme, mentre il marito sarebbe rimasto ferito nel tentativo, rivelatosi inutile, di salvarla.
Le sue dichiarazioni, però, non hanno del tutto convinto gli inquirenti. Per questo l’uomo è ora indagato con l’accusa di omicidio volontario.
I familiari della donna: “Affranti dal dolore, vogliamo sapere la verità”
L’avvocato dei familiari di Lucia Salcone, Michele Calvano, ha dichiarato all’Agi che sono “affranti dal dolore” e vogliono solo
dare una sepoltura alla loro congiunta e sapere la verità su quanto accaduto. Al momento non abbiamo alcuna ipotesi su cosa possa essere accaduto. Attendiamo gli esami e poi vedremo.
Nella mattinata di oggi, 3 ottobre 2024, sarà conferito l’incarico per l’autopsia sul corpo della donna. Domani, invece, quello per la perizia tecnica sull’automobile.
Il legale di Caliendo: “Atto di garanzia anche nei suoi confronti”
L’avvocato Angelo Masucci, legale di Ciro Caliendo, ha riportato quanto accaduto la sera dell’incidente, sottolineando come il suo cliente sia noto e ricopra cariche pubbliche.
Come molti imprenditori della zona, alcune settimane fa, ha subito il furto di 50 quintali di uva per cui era solito la sera tardi passare a controllare che tutto fosse tranquillo. La sera dell’incidente era stato a cena in pizzeria con la moglie e gli amici della scuola di ballo e al rientro da una serata trascorsa in maniera serena ha portato con sé la moglie a controllare uno dei fondi agricoli quando, sulla strada di casa, è uscito fuori strada per evitare un’automobile che procedeva, nel senso opposto di marcia, al centro della carreggiata e con una sola luce di posizione
ha raccontato.
La procura di Foggia, ha aggiunto l’avvocato
come è giusto che sia in mancanza di elementi certi, in assenza di soccorsi tempestivi perché i telefoni cellulari di entrambi sono rimasti bruciati nel rogo dell’automobile e con una donna giovane morta carbonizzata ha ritenuto di approfondire la vicenda con un atto dovuto che è garanzia anche nei confronti dell’indagato
ha inoltre aggiunto. Chiedendo rispetto per Caliendo e i figli, distrutti dal dolore per la morte della madre e per la tragedia che sta colpendo il padre.
Un incidente simile è accaduto anche lo scorso maggio in provincia di Verona: in quel caso era intervenuto un passante che aveva estratto dall’abitacolo la coppia ferita. La moglie era poi deceduta in ospedale.