È in corso l’operazione di terra “limitata, localizzata e mirata” dell’esercito di Israele in Libano. Le forze israeliane hanno annunciato che otto soldati hanno perso la vita durante i combattimenti mentre nuovi attacchi israeliani radono al suolo gli edifici residenziali a Beirut. L’Idf ha emesso nuovi avvisi di evacuazione per 25 città libanesi.
Conflitto in Libano, l’Idf: “Uccisi 15 membri di Hezbollah”
Israele continua l’offensiva di terra nel sud del Libano. Un’ulteriore escalation del conflitto con Hezbollah è iniziata nella notte tra il 30 settembre e l’1 ottobre, a pochi giorni dall’uccisione del leader del gruppo libanese, Hassan Nasrallah.
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, è determinato a rimpatriare oltre 60mila israeliani residenti nel nord del paese, come annunciato in precedenza. Nella notte tra il 2 e il 3 ottobre, le forze israeliane hanno lanciato un “attacco di precisione” nel centro della capitale libanese, Beirut, mentre i combattimenti tra Hezbollah e Israele proseguono nel sud.
L’Idf ha dichiarato di aver ucciso 15 membri di Hezbollah. Circa 60 membri del gruppo sostenuto dall’Iran sono stati uccisi nelle ultime 24 ore. Negli attacchi israeliani contro un centro medico nel centro di Beirut sono morte almeno nove persone. Non è ancora chiara l’entità delle operazioni israeliane in corso.
במהלך הלילה, מטוסי קרב של חיל האוויר, תקפו באופן ממוקד ובשיתוף אוגדה 36, את בניין עיריית בינת ג'בל שבו פעלו מספר מחבלים של ארגון הטרור חיזבאללה. בבניין אוחסנו אמצעי לחימה רבים ששימשו את הארגון. במסגרת התקיפה חוסלו כ-15 מחבלים ששהו בבניין>> pic.twitter.com/eCuSJXmm3q
— צבא ההגנה לישראל (@idfonline) October 3, 2024
Si aggrava il bilancio delle vittime
Nell’ultima settimana, il conflitto ha visto un’intensificazione degli attacchi da entrambe le parti. Hezbollah ha lanciato centinaia di razzi contro il nord di Israele, mentre i raid aerei israeliani, secondo le stime del governo libanese, hanno causato la morte di oltre 1.870 persone e provocato 9mila feriti. La crisi umanitaria si aggrava, con più di 1,2 milioni di persone costrette a fuggire dalle proprie case. Nel frattempo, l’Idf ha ampliato gli ordini di evacuazione nel sud del Libano.
Evacuazione dei cittadini stranieri dal Libano
Il premier spagnolo, Pedro Sanchez, ha lanciato un appello alla diplomazia, condannando gli attacchi dell’Iran contro Israele e richiedendo al governo Netanyahu un cessate il fuoco sia a Gaza che in Libano. Oggi, 3 ottobre, la Spagna ha completato una missione di rimpatrio, portando a casa circa 300 cittadini residenti in Libano. Un altro aereo che raggiungerà Beirut è previsto per oggi.
Anche il governo britannico ha adottato misure, noleggiando voli charter per facilitare la partenza dei cittadini desiderosi di lasciare il Libano. Finora, 150 britannici hanno già lasciato Beirut. La Francia, con oltre 24mila cittadini presenti in Libano, consiglia a coloro che vogliono partire di utilizzare voli commerciali. Si prevede che i primi voli governativi partiranno entro la fine della settimana.
Domani i funerali di Nasrallah
La morte del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, è stata annunciata sabato 28 settembre dall’Idf e successivamente confermata dal gruppo stesso. Nasrallah è stato ucciso il 27 settembre in un attacco israeliano. I funerali sono previsti per venerdì 4 ottobre ma al momento non sono noti né l’orario né il luogo della sepoltura.