Cos’è il virus Marburg, quali sono i suoi sintomi, come ci si contagia e qual è la cura. Si tratta di una malattia nota anche come febbre emorragica di Marburg legata ad una grave forma di malattia infettiva di origine virale, diffusa soprattutto in alcune regioni dell’Africa subsahariana.
L’infezione che ne è all’origine, in alcuni casi può essere anche molto contagiosa e quindi presentare un alto tasso di letalità nell’uomo.
Virus Marburg, quali sono i sintomi
Il virus Marburg esordisce improvvisamente con i seguenti sintomi:
- Febbre alta (39-40°C) con brividi;
- Mal di testa forte;
- Dolori muscolari;
- Artralgie;
- Dolore al torace;
- Faringite;
- Malessere generale.
Dal terzo giorno, può manifestarsi una grave diarrea accompagnata da altri sintomi gastrointestinali, come nausea o vomito.
Dal secondo al quinto giorno dopo l’insorgenza dei sintomi, in alcuni casi, può comparire un eritema cutaneo maculo-papuloso, localizzato soprattutto nelle zone del petto, della schiena o dello stomaco.
Nelle forme più gravi, purtroppo, in poco tempo, si riscontra un drammatico peggioramento dello stato del paziente che può manifestare:
- Ittero;
- Repentina perdita di peso;
- Orchite;
- Pancreatite;
- Miocardite.
Nei casi disperati la morte avviene generalmente 8-9 giorni dopo l’inizio dei sintomi e la causa principale è dovuta allo shock cardiocircolatorio a causa di sanguinamenti multipli e deficit della funzionalità di molti organi. Se la persona sopravvive, la convalescenza è invece di 3-4 settimane.
Il contagio e la cura
La febbre di Marburg è una malattia infettiva emorragica grave, altamente contagiosa e potenzialmente fatale.
La trasmissione interumana avviene per contatto diretto con sangue, secrezioni e fluidi biologici di una persona affetta dal virus o attraverso la manipolazione di oggetti contaminati.
I malati sono contagiosi durante le fasi tardive della malattia, quando le manifestazioni emorragiche si rendono evidenti.
Il virus Marburg può essere trasmesso all’uomo anche per l’esposizione ad animali infetti, come pipistrelli o primati.
Un trattamento specifico per la malattia da virus di Marburg non è ancora disponibile. Al momento una vera e propria cura è ancora in fase di valutazione. Una buona soluzione è la terapia di supporto precoce con reidratazione e il trattamento sintomatico che migliorano la sopravvivenza.
Attualmente, inoltre, non esiste neanche un vaccino adatto a prevenire la febbre di Marburg. Per questo è molto importante adottare alcuni comportamenti finalizzati ad evitare il contagio. In particolare, nelle regioni dell’Africa, si raccomanda di evitare l’esposizione a persone malate, pipistrelli o scimmie.
Molti i consigli di prevenzione anche per i viaggiatori che visitano uno dei Paesi dove si sta registrando l’epidemia di Marburg. Per tutti coloro che si trovano nelle zone a rischio è infatti fondamentale adottare pratiche igieniche basilari come lavarsi le mani frequentemente ed evitare di toccare oggetti che siano venuti in contatto con malati o defunti. Nel caso in cui si manifesti della febbre improvvisa si consiglia di contattare immediatamente un medico.
Un presunto caso ad Amburgo
La notizia della diffusione del virus Marburg è legata al caso di un uomo, studente di medicina, che avrebbe manifestato, insieme alla sua fidanzata i primi sintomi del virus su un treno ad alta velocità da Francoforte sul Meno ad Amburgo.
Dopo alcune ricerche si è scoperto che il giovane era arrivato nelle scorse ore in aereo direttamente dal Ruanda, dove avrebbe curato un paziente affetto dal virus di Marburg.
La polizia federale tedesca ha subito ordinato l’isolamento dei binari 7 e 8 della stazione di Amburgo. I passeggeri presenti in quel momento alla stazione sono stati tutti allontanati e sul posto sono giunti anche i servizi di emergenza e i vigili del fuoco. I presunti contagiati sono stati immediatamente trasportati in una struttura medica con un’ambulanza speciale.
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