“Un’ultima cosa” di Concita De Gregorio è frutto, della brillante mente, di una giornalista dalle idee rivoluzionarie. La sua struttura si fonda su una domanda potente: “Cosa accadrebbe se alcune donne che hanno vissuto nei secoli precedenti potessero rialzarsi durante il proprio funerale, leggere il loro epitaffio, e raccontare la loro verità, senza essere interpretate da altri? Se avessero la possibilità di narrare la propria storia, senza intermediari, cosa direbbero davvero?”.
“Un’ultima cosa” di Concita De Gregorio
Concita De Gregorio, con il suo talento straordinario nella ricerca e nella scrittura, esplora le vite di figure femminili iconiche come Dora Maar, musa di Picasso, e altre meno conosciute, come Aloïse Corbaz. Attraverso la sua penna incisiva, dà voce a queste donne come se fossero loro stesse a raccontare i momenti più significativi delle loro vite. Emergono, dalle pagine, i rimpianti, i trionfi non riconosciuti, gli amori vissuti, e le vicende che le hanno rese uniche. Non più semplicemente moglie, amante o figlia di qualcuno, ma protagoniste autentiche delle proprie esistenze, libere finalmente di raccontarsi senza filtri.
Un’opera originale
Un’opera eccezionale e unica nel suo genere, sia per l’originalità della forma narrativa che per la profondità del contenuto, ma è anche scoperta di aneddoti di donne di cui si conosce poco, solo il nome, spesso legato a figure maschili celebri, è affascinante. La capacità di Concita De Gregorio di ridare vita a queste figure storiche è straordinaria: la sensibilità nel cogliere l’essenza di ciascuna donna, e restituirla con rispetto per il proprio contesto sociale, livello di istruzione, e carattere individuale, colpisce profondamente.
Donne del passato, incredibilmente moderne
È stato emozionante osservare come, attraverso le loro storie, emergessero confronti e parallelismi con la condizione femminile odierna. Nonostante la distanza temporale, molte di queste donne apparivano incredibilmente moderne, altre invece soffocate dal peso della società in cui vivevano. La varietà di luoghi, tempi e contesti, attraversati nel libro rende la lettura vivace e coinvolgente. Capitolo dopo capitolo, è come intraprendere un viaggio nel cammino dell’emancipazione femminile, attraverso secoli e culture, con una crescente consapevolezza della libertà e del potere delle donne.
Perché leggere il libro?
Questo libro rappresenta un’importante occasione di riflessione, ed è uno strumento prezioso per comprendere come la figura femminile sia stata, e in parte continui a essere, marginalizzata e privata di piena espressione. Inoltre, offre un’opportunità, sia a uomini che a donne di avvicinarsi a un femminismo inclusivo, attento alle radici storiche e al contesto evolutivo. L’intreccio tra narrazione romanzata e riflessioni su temi profondi fa di questo libro un eccellente esempio di letteratura, capace di stimolare il pensiero critico. La suddivisione in capitoli dedicati a singole storie permette una lettura scorrevole, mentre la maestria dell’autrice nell’accompagnare il lettore in questo viaggio attraverso epoche e vite di donne straordinarie è davvero notevole.