Si espande il conflitto in Medio Oriente. Nella giornata di ieri 1 ottobre 2024 l’Iran ha attaccato Israele lanciando razzi e colpendo Gerusalemme e Tel Aviv. Non ci sono state vittime nell’operazione portata avanti dalle forze armate di Teheran che aveva l’obiettivo preciso di non colpire civili ma di intimidire il governo israeliano. I Guardiani della Rivoluzione hanno detto chiaramente a Tel Aviv di non rispondere all’attacco di ieri sera ma sembra difficile che le Idf lasceranno impunito il gesto dell’Iran.

Cosa ha portato Teheran ad attaccare il territorio israeliano? Negli scorsi mesi le Idf hanno portato avanti diverse operazioni contro gli alleati dell’Iran, quella più importante è stata l’omicidio del capo politico di Hamas Ismail Haniyeh lo scorso 31 luglio a Teheran. Di recente le truppe israeliane hanno dato il via a ‘operazioni di terra‘ in Libano ed ucciso il leader di Hezbollah Nasrallah. Il gruppo armato è finanziato dall’Iran.

Perché l’Iran attacca Israele? Ecco le ragioni del lancio di missili del 1 ottobre

Dallo scoppio della guerra – il 7 ottobre del 2023 – l’Iran si è sempre schierato a sostegno della causa palestinese, spesso minacciando Israele per le operazioni militari nella Striscia di Gaza. Fino a qualche tempo fa sembrava improbabile che Teheran intervenisse sul campo militare nonostante le relazioni fra i due Paesi siano da anni molto tese. Nel corso degli ultimi due mesi però la situazione è degenerata.

Il timore dello scoppio di un conflitto tra Iran e Israele era da tempo nell’aria. Il primo aprile è stata attaccata l’ambasciata iraniana a Damasco e sedici persone sono state uccise, tra queste c’era Mohammad Reza Zahedi, un comandante del Guardie della Rivoluzione. Tra luglio e settembre sono state svolte operazioni militari mirate a colpire i vertici dei gruppi nemici di Israele. Sono stati uccisi il capo politico di Hamas Haniyeh, il leader di Hezbollah Nasrallah e infine il generale delle Guardie della Rivoluzione Abbas Nilforoushan. Il primo omicidio è avvenuto lo scorso 31 luglio durante un attacco con i droni sul territorio iraniano. La morte di Hanyieh ha portato ad un cambio di vertici in Hamas e ha provocato grande scalpore in Iran.

Nasrallah e Nilforoushan sono stati uccisi nello stesso giorno. Il generale delle Guardie della Rivoluzione si trovava nel quartier generale di Hezbollah quando è stato bombardato dall’esercito israeliano lo scorso 27 settembre. Assieme a Nilforoushan c’era anche il leader di Hezbollah, la cui notizia della morte è stata diffusa il giorno successivo. All’attacco sul territorio del 31 luglio e all’uccisione di un proprio generale e di due alleati si somma anche l’operazione militare via terra iniziata dalle Idf in Libano ieri.

L’invasione del Libano e il ruolo dell’Iran: Israele attaccherà Teheran?

L’Iran ha da sempre un buon rapporto con Beirut per via della grande presenza di sciiti nello Stato dei Cedri e per i finanziamenti ad Hezbollah. L’occupazione militare di Israele che potrebbe colpire le aree a maggiore densità di popolazione sciita preoccupa non poco Teheran. L’Iran si è detto pronto a intervenire con l’invio di truppe dopo la morte dell’alleato Nasrallah. Nei prossimi giorni l’ayatollah e i suoi vertici militari potrebbero confrontarsi con il nuovo numero uno di Hezbollah Hashim Safi al Din per future operazioni contro Israele.

Per quanto il lancio di missili delle scorse ore sia stato violento è sembrato più un avvertimento che un attacco. I pasdaran hanno voluto intimidire Israele e dare un avvertimento. Tel Aviv, dal canto suo, ha detto che qualunque offensiva lanciata dall’Iran avrebbe avuto risposta e sembra intenzionata a mantenere la promessa. Nella giornata di oggi 2 ottobre 2024 il segretario della Difesa statunitense Lloyd Austin si è confrontato con il suo omologo israeliano Yoav Gallant. Nel coeso della telefonata i due ministri hanno parlato del lancio di missili da parte di Teheran.

Sembra sicura una risposta di Israele all’offensiva iraniana ma non è ancora chiaro come avverrà. Le Idf sono nel frattempo impegnate sul fronte libanese dalla giornata di ieri.