Ami i thriller psicologici? Se sì, non potrai perderti Sweet Bobby, un avvincente thriller psicologico che debutterà su Netflix a breve.

La serie si basa sulla storia di Kirat, una donna la cui vita viene stravolta da una relazione online con Bobby, un uomo che sembra perfetto, ma che in realtà non è chi dice di essere e nasconde un terribile segreto.

Ciò che inizia come una semplice amicizia si trasforma rapidamente in un incubo. La serie si svolge come un documentario, e ti farà scoprire i meandri della manipolazione online e le conseguenze devastanti di un inganno durato ben dieci anni.

Scendiamo nei dettagli.

Quando esce Sweet Bobby su Netflix e quante puntate sono

Il documentario thriller psicologico Sweet Bobby uscirà su Netflix il 16 Ottobre e sarà composta da sei episodi. Ogni episodio tratterà diversi aspetti della complessa relazione online di Kirat e Bobby, durante dieci anni e delle sue terribili conseguenze.

Come nasce questa serie

Netflix è pronta a portare sui nostri schermi una storia vera e inquietante sul catfishing: Sweet Bobby .

Basato su una serie di podcast creata da Tortoise Media e pubblicata con grande successo nel 2021, Sweet Bobby racconta la vera storia di Kirat, la cui vita cambia per sempre quando entra in contatto con quello che pensa sia un amico di amici in comune su Facebook, ma la realtà si rivela molto diversa.

Il documentario vede come produttrice esecutiva Rebecca North, che ha lavorato anche al documentario Netflix true crime “American Nightmare” ed è stato prodotto da Raw, la società che ci ha regalato anche “Il Truffatore di Tinder”.

Di cosa parla Sweet Bobby?

La traduzione della sinossi ufficiale recita così: “Dopo che un’amicizia online si trasforma in vero amore, Kirat si ritrova a diventare una detective per scoprire la verità dietro il suo misterioso fidanzato, Bobby. Ispirato al famoso podcast, Sweet Bobby, questa è la storia di una fiaba romantica finita orribilmente male“.

Sweet Bobby è basato su una storia vera?

Assolutamente sì. Kirat ha deciso di inviare la richiesta di amicizia a”Bobby” su Facebook, pensando che ci fossero amici in comune facenti parte della stessa comunità Sikh di Londra.

Nel corso di nove anni, è nata una profonda amicizia che, infine, si è trasformata in amore e in una relazione romantica.

Ma questa relazione ha sempre avuto qualcosa di sinistro. Bobby ha ben presto iniziato a controllare morbosamente Kirat, tanto che quest’ultima ha perso il suo lavoro, per il troppo stress, che le impediva di svolgere adegutamente le sue mansioni.

Kirat credeva che il suo fidanzato Bobby vivesse in Australia, per poi scoprire che non solo l’uomo non viveva in Australia, ma non era lui a parlare con lei.

La storia di Sweet Bobby è uno dei casi di catfishing più longevi e complessi di cui si abbiamo notizia sino ad oggi. Ci rammenta quali sono i gravi pericoli che si nascondono dietro le relazioni online.

Quali sono i pericoli del catfishing

Il catfishing si concretizza quando una persona ne impersona un’altrasui social media usando un profilo falso, spesso con lo scopo di ingannare e manipolare.

Questo fenomeno è pericoloso perché spesso è sfruttato dai predatori per ottenere informazioni personali o per truffare le vittime, come è accaduto in tragici casi criminali.

I giovani sono particolarmente vulnerabili, soprattutto se interagiscono con sconosciuti online. A questo proposito si consiglia ai genitori di educare i propri figli sui pericoli del catfishing, di stabilire regole chiare sui social media e, se necessario, installare software di sicurezza per monitorare le attività online.

Inoltre si spera che in futuro le piattaforme social collaborino con i genitori per proteggere i minori, proponendo leggi che consentano un maggiore controllo sui contenuti a cui sono esposti i bambini.