Hai sentito già parlare di Longlegs, il nuovo film horror che vede Nicolas Cage in un ruolo diverso dai soliti? È basato su una storia vera?

Scendiamo nei dettagli e vediamo com’è nato l’aspetto inquietante del protagonista del film, che racconta la storia di un agente dell’FBI che dà la caccia a un serial killer occultista negli anni ’90.

La performance superlativa di Nicolas Cage, descritta come androgina e trasformativa, sarà uno dei punti salienti del film.

Longlegs è una storia vera?

No, Longlegs non è basato su una storia vera e non si basa su un serial killer realmente esistito. Anche se, certamente, il regista ha preso spunto da elementi reali come il satanic panic.

Quest’ultimo è stato una sorta di isteria collettiva e panico che ha attraversato gli Stati Uniti negli anni ’80 e ’90, quando molti pensavano che esistessero tantissime sette sataniche che facevano del male alle persone, come sacrifici umani.

Cosa ha detto Nicolas Cage del suo ruolo in questo film

In un’intervista, Cage ha confessato che il suo personaggio, e quindi anche il suo aspetto mostruoso e inquietante, è stato influenzato da un ricordo d’infanzia particolarmente spaventoso per lui bambino: vedere sua madre (che soffriva di una malattia mentale) applicare una crema bianca sul viso, un’immagine che lo ha profondamente colpito. Questo dettaglio ha contribuito a creare l’aspetto inquietante del suo personaggio nel film.

Quando Nicolas Cage lesse per la prima volta la sceneggiatura del film, infatti, sapeva subito da dove avrebbe tratto ispirazione: da sua madre.

“Non che fosse satanica”, ha chiarito Cage in un’intervista recente, ma ha spiegato che il vedere sua madre lottare con la malattia mentale per tutta la vita era qualcosa che sentiva il bisogno di elaborare.

Con la sua ultima interpretazione Cage ha deciso di usare quei ricordi per dare profondità al personaggio.

Eppure l’attore ha anche dichiarato al New Yorker che non interpreterà mai più un serial killer.

So che il telefono squillerà a più non posso per interpretare serial killer dopo ‘Longlegs’. E non è proprio quello che mi piace fare“, ha detto Cage. “Non mi piace la violenza. Non voglio interpretare persone che fanno del male ad altre persone“.

Trailer e dove vederlo

Guarda il trailer in italiano. Il film puoi vederlo tramite noleggio o acquisto su piattaforme di streaming digitale: Amazon Prime Video, Apple TV+ e Vudu.

La trama

Nel film, il neo-nominata agente dell’FBI e apparentemente sensitiva Lee Harker (la fedele sostenitrice dell’horror moderno Maika Monroe) viene assegnata al più grande mistero del suo ufficio: una serie di omicidi di massa perpetrati da padri che massacrano le loro famiglie, per poi suicidarsi.

L’agente Lee alla fine scopre che la misteriosa figura dietro questi efferati omicidi è un certo Longlegs. Il killer ha creato delle bambole infuse con una sorta di essenza satanica che riesce a prendere il controllo di intere famiglie, provocando queste tragedie immani.

La sua cattura è facilitata dalla serie di messaggi in codice che l’uomo lascia sulle scene del crimine. Quando Lee capisce chi è l’assassino, manda immediatamente l’FBI a catturarlo.

Ma lui, dopo essere stato preso in custodia, si uccide sbattendo ripetutamente la testa contro una superficie dura, esattamente come fa l’assassino posseduto in Twin Peaks di David Lynch, “Fuoco cammina con me” Bob. Questa è stata, infatti, una delle ispirazioni del regista.

Come finisce Longlegs, SPOILER

I colpi di scena non finiscono qui. L’agente Lee scopre che è stata proprio sua madre Ruth a consegnare le bambole ai bersagli del serial killer.

Ruth avrebbe accettato questo patto per impedire a Satana di reclamare proprio sua figlia Lee, che ha ricevuto una di queste bambole durante l’infanzia.

In una scena inquietante, si vede la mamma di Lee distruggere la bambola di Lee con un colpo di fucile e nuvole di oscurità dissiparsi sia dalla testa della bambola che da quella di Lee.

Questo fa capire che in questo modo la presa del diavolo può essere dissipata e che, forse, in questo modo le vittime potrebbero essere salvate. Distruggendo le loro bambole.

Lee perde i sensi, ma quando riprende conoscenza, scopre che l’ultima bambola è diretta a casa del suo capo, l’agente Carter (Blair Underwood), e alla sua giovane figlia Ruby.

Si precipita a casa loro, ma quando arriva trova l’intera famiglia già sotto l’influenza della bambola, e Ruth seduta lì accanto per assistere agli omicidi, come prevede il patto che ha fatto con Longlegs.

Dopo aver esitato, non si sa perché, consentendo a Carter di uccidere sua moglie in cucina e poi di andare a cercare Ruby, Lee alla fine si decide a sparare sia a sua madre che a Carter.

Poi si gira per sparare anche alla bambola, ma la sua pistola si inceppa. Il film finisce proprio così, lasciando lo spettatore inquieto e senza una risposta sul misterioso futuro.