Beyoncè è la nuova testimonial della Levi’s, il brand di jeans più famoso al mondo. La scelta della cantante rinsalda il legame del marchio con la musica, mondo in cui i jeans Levi’s sono stati indossati e amati da personaggi indimenticabili diventando simboli di ribellione e gioventù. La Levi’s ha puntato su Beyoncè come protagonista di “Reiimagine”, un progetto diviso in capitoli nel quale vengono rivisitate in chiave moderna alcune delle pubblicità più iconiche del brand, grazie alla presenza di Bey e attraverso la visione trasformativa della regista Melina Matsoukas

Beyoncè Levi’s pubblicità, il video dello spot

Entra in una lavanderia a gettoni, si guarda intorno e e si spoglia davanti ad una fila incredula di spettatori. Inizia così lo spot che vede come protagonista la sexy Beyoncè che delizia gli spettatori con uno strip davvero inusuale. Sguardo ammiccante, jeans sfilati con maestria e quel colpo di anche per enfatizzare la discesa mentre il suo perfetto lato B rimane in bella vista con solo le mutande addosso. Tutto sulle note del brano “Levii’s Jeans”. Passa il secondo piano il fatto che sia uno spot perché a rimanere impresso è il siparietto sexy che la cantante mette in scena con grande savoir faire.

Lo spot di cui Beyoncè è protagonista è una rivisitazione di “Launderette”, pubblicità entrata nella storia della pop culture nel 1985. Ambientato in una piccola città americana, tra la fine degli anni 50 e l’inizio egli anno 60, era stato all’epoca il cantante Nick Kamen a dare scandalo, tra le risate imbarazzate delle ragazze e lo sguardo perplesso degli adulti. In quel caso la colonna sonora dello spot fu la canzone “I Heard it Through the Grapevine” di Marvin Gaye. 

A distanza di 30 anni, lo spot è stato declinato al femminile con testimonial Beyoncè che si è detta emozionata per la nuova collaborazione:

“Sono onorata di lavorare con Levi’s per creare la quintessenza dell’iconografia americana. Il denim on denim, spesso visto attraverso una lente maschile, viene reinterpretato in questa campagna celebrando l’iconica prospettiva femminile. Non vedo l’ora di esplorare modi innovativi per mettere insieme le nostre visioni di empowerment delle donne e onorarne la loro forza”.

Nemmeno a dirlo, il nuovo spot con Beyoncè è diventato virale. Tanti i commenti spuntati in queste ore sui social: “Bellissima e meravigliosa, lei sa di essere perfetta“. Qualcuno invece sostiene che il lancio dello spot sarebbe dovuto essere rinviato ad un altro momento visto il periodo critico per la cantante, travolta da un vero e proprio terremoto mediatico dopo l’arresto di Puff Daddy.

Caso Puff Daddy: perché è stata tirata in ballo Beyoncè?

Lo scorso 16 settembre, Puff Daddy è stato arrestato con l’accusa di stupro, abusi sessuali, favoreggiamento della prostituzione e traffico sessuale. Un caso che avrebbe aperto un vero e proprio caso di Pandora finendo per coinvolgere star a lui vicine. Tra queste anche Beyoncè, coinvolta presumibilmente nei famosi festini da lui organizzati.

Si ipotizza infatti che la cantante e il marito Jay-Z fossero a conoscenza delle attività illegali di Daddy. Speculazioni alimentate anche da un video del 2016 in cui Kanye West accusa apertamente la coppia di manipolare l’industria musicale. Tante, troppe, le vicende poche chiare che li riguardano anche se al momento la coppia ha preferito restare in silenzio.

Levi’s: la storia del brand

L’azienda Levi’s deve la sua origine al bavarese Löb Strauß, un giovane imprenditore tedesco che all’età di 24 anni decise di lasciare la Germania e di raggiungere i suoi due fratelli a New York, che avevano avviato con successo un’industria di abbigliamento nella metropoli americana.

La prima idea fu quella di unire la robustezza del tessuto denim alla resistenza dei rivetti di rinforzo, un sistema messo a punto dal sarto Jacob Davis, con il quale, dopo aver registrato il brevetto dei jeans, nel 1873 diede origine alla Levi Strauss & Co.