L’operazione militare israeliana in Libano, considerata da alcuni una vera e propria invasione contro il diritto internazionale, continua anche il 1° ottobre 2024. Le ultime notizie di oggi vedono l’IDF (l’esercito israeliano) combattere furiosamente nel sud del paese libanese, mentre Hezbollah ha risposto lanciando alcuni razzi contro il nord israeliano.

Si segnalano attacchi dei ribelli Houthi yemeniti nel sud dello Yemen.

Le ultime notizie di oggi sulla guerra in Libano: prima avanzata dell’IDF, Hezbollah colpisce il nord di Israele

La notte fra il 30 settembre ed il 1° ottobre 2024 ha mostrato come Israele abbia deciso di perseguire fino in fondo un piano che, nonostante i ripetuti avvisi e avvertimenti di tanti attori politici a livello globale, vuole porre un punto finale ai pericoli che lo circondano.

Nonostante sia un atto contrario al diritto internazionale, l’esercito israeliano (IDF) ha cominciato una lenta e circospetta avanzata in Libano, nel sud del paese dei cedri. Non è ancora nota la direttrice dell’attacco, ma lo scopo è quello di distruggere strutture e catene di comando (come anche la capacità di combattere) di Hezbollah.

Le ultime notizie di oggi su questo nuovo capitolo della situazione delicata in Medio Oriente sono veicolate per lo più dallo stesso esercito israeliano. In un video pubblicato sul canale YouTube dallo stesso IDF si vede la 98esima divisione prepararsi per la sua azione militare, ma non è dato sapere dove sia stata impiegata.

L’idea comunque della leadership politica israeliana è di liberare una parte forse consistente del Libano dai guerriglieri di Hezbollah, guadagnando una certa profondità strategica. Nel frattempo non mancano i bombardamenti su Gaza e contro il campo profughi di Nuseirat, che nella nottata di ieri hanno provocato 13 vittime.

Riguardo il “Partito di Dio”, foraggiato dall’Iran, le artiglierie di Hezbollah hanno colpito con alcuni missili il nord di Israele, vicino la città di Metula. Non si segnalano al momento vittime, mentre alcuni dei vettori sono stati abbattuti.

Secondo le prime valutazioni delle IDF, a metà mattinata sono stati lanciati tre o quattro razzi dal Libano verso il centro di Israele, durante l’attacco. Alcuni razzi sono stati intercettati e almeno uno è caduto sulla Route 6, nei pressi di Kafr Qasim.

L’importante per le forze armate israeliane è, in questo caso, mostrarsi sicure di sé e far capire che la loro intenzione è di continuare l’avanzata fin quando lo riterranno opportuno. E’ quanto traspare dalle parole del ministro della sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir:

Le decisioni che abbiamo preso negli ultimi giorni sono importanti, corrette e necessarie. Allo stesso tempo, questo è il momento di non fermarci, dobbiamo continuare a fare tutto, con tutte le nostre forze. Prego per il successo dei soldati dell’IDF che stanno attualmente combattendo in condizioni difficili nel Libano meridionale; il popolo di Israele è al loro fianco.

L’IDF parla in alcuni commenti di combattimenti intensi, ma mancano foto e informazioni indipendenti sul campo per verificare queste affermazioni. Migliaia di libanesi sono dovuti fuggire dai territori oggetto di quest’azione militare e a ciò si aggiunge l’avviso del colonnello Avichay Adraee, portavoce in lingua araba delle IDF:

Ci sono intensi combattimenti nel Libano meridionale, in cui gli agenti di Hezbollah stanno usando l’ambiente civile e voi come scudo umano per organizzare attacchi. Per la vostra sicurezza, vi chiediamo di evitare la circolazione dei veicoli da nord a sud del fiume Litani (cioè Leonte, NDR).

Hagari, portavoce dell’IDF: “Hezbollah stava preparando un altro 7 ottobre”

La mancanza di informazioni anche indipendenti, come accennato, rende difficile capire dove e come l’esercito israeliano sta colpendo. Il teatro è il Libano, certo, ma ancora non è noto se i civili libanesi siano rimasti coinvolti.

Daniel Hagari, uno dei portavoce dell’esercito israeliano, ha pubblicato su X un video che cerca di dare una spiegazione a quest’azione militare israeliana:

L’idea di fondo è che Israele abbia anticipato Hezbollah, che voleva sfruttare le sue basi al confine per lanciare un’altra azione militare, paragonabile secondo Hagari al 7 ottobre 2023. Un’accusa grave, che ha portato l’IDF a colpire con

con raid di terra e limitati le roccaforti di Hezbollah che minacciano le cittadine israeliane, i kibbutz e le comunità lungo il nostro confine.

Probabilmente non ci sarà solo Hezbollah con cui avere a che fare. Diversi giornalisti israeliani e statunitensi nel pomeriggio di oggi hanno rilanciato una notizia secondo la quale l’Iran starebbe preparando un lancio di missili contro Israele: sarebbe il secondo dopo quello avvenuto ad aprile e neutralizzato anche grazie all’aiuto di Arabia Saudita e USA.

La Marina britannica segnala un incidente a nord-ovest di Hodeidah nello Yemen

Nelle prime ore della giornata di oggi si è mosso qualcosa anche per quanto riguarda chi appoggia Hezbollah e le sue azioni. Se dal lato dell’Iran ancora non ci sono informazioni su possibili reazioni, in Yemen i ribelli sciiti Houthi avrebbero cercato di colpire una nave britannica ma senza successo.

In una breve nota della Marina britannica si segnala come il capitano della nave, di cui non sono disponibili le generalità, abbia visto vicino allo scafo “quattro schizzi“, senza che l’equipaggio dell’imbarcazione rimanesse ferito nella circostanza.

Si teme ora che anche lo Yemen venga coinvolto nello scontro fra Israele e Libano, andando ad intaccare le rotte commerciali che passano per lo stretto di Bab el Mandeb, costringendo le navi cargo a doppiare il Capo di Buona Speranza aumentando i loro costi di assicurazione e del trasporto delle merci.