Addio agli aiuti economici al 31 dicembre? Ora che si chiude il cerchio del 2024, si apre la resa dei conti per il 2025. Così, nel mezzo, restano in piedi gli ultimi bonus famiglie di ottobre 2024. Di qui a poco, si comprende che si è scatenata una vera gara alle domande per il sostegno alla crescita delle famiglie.

D’altra parte, non è una colpa ricorrere a sussidi, agevolazioni e contributi resi disponibili dallo Stato italiano per rafforzare il tessuto culturale, sociale ed economico della comunità. Senza dimenticare l’amplio ventaglio di misure di sostegno alle famiglie disponibili per il mese di ottobre 2024. A questo punto, non resta che analizzare brevemente le principali misure attualmente attive.

Bonus famiglie ottobre 2024

Ora che si avvicina la possibile chiusura, da parte del governo italiano, ai sussidi, alle agevolazioni e incentivi, aumenta la richiesta delle opportunità economiche attive, sia a favore dei singoli individui sia a favore del nucleo familiare.

Nella maggior parte delle misure, l’indice ISEE, entro una determinata soglia, è l’elemento indispensabile per ottenere un contributo, un’agevolazione o un sussidio.

Si pensi, ad esempio, all’accesso al Supporto per la Formazione e il Lavoro, all’Assegno di inclusione o all’Assegno unico. Per quest’ultimo aiuto economico, tra poco meno di un mese, è previsto il rinnovo dell’indicatore reddituale delle famiglie. Non solo: a incidere sull’accesso agli aiuti sono diversi requisiti correlati alla misura per cui si richiede l’accesso. Vediamo come.

Sostegno per la Formazione e il Lavoro

Il primo incentivo, nato in sostituzione del Reddito di cittadinanza, è rivolto ai singoli individui di età compresa tra i 18 e i 59 anni. Tuttavia, l’età non è l’unico requisito per accedere allo strumento di sostegno al reddito. Sono infatti previsti diversi ulteriori requisiti, tra cui un reddito ISEE non superiore a 6.000 euro annui.

Oltretutto, il Supporto per la Formazione e il Lavoro è uno strumento dedicato all’inserimento nel mondo del lavoro. Per beneficiarne, è necessario aderire a diversi progetti o partecipare a corsi di:

  • formazione e accompagnamento al lavoro;
  • qualificazione e riqualificazione professionale;
  • politiche attive del lavoro, comunque denominate;
  • progetti utili alla collettività;
  • servizio civile universale.

Si ricorda che la presentare la domanda all’INPS non basta. È indispensabile registrarsi al Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL) e, successivamente all’istruttoria positiva della domanda, sottoscrivere:

  • il Patto di attivazione digitale (PAD) all’esito positivo dell’istruttoria della domanda;
  • il Patto di servizio personalizzato;
  • frequentare un corso o altra iniziativa di attivazione lavorativa.

Assegno di Inclusione

Il secondo strumento nato in sostituzione del Rdc è l’Assegno di inclusione, che presenta diverse similitudini con il sussidio di Stato più contestato nell’ultimo biennio, insieme al Superbonus 110.

Detto questo, la misura è destinata ai nuclei familiari composti da bambini, anziani sopra i 60 anni e persone con disabilità. L’Assegno di inclusione rappresenta un sostegno al reddito, ma anche un supporto di inclusione sociale e professionale.

La presenza di specifici requisiti determina l’ammissione al beneficio, che è stabile e continuativo. Tra i criteri principali figurano la residenza, la cittadinanza e il soggiorno, e la prova dei mezzi economici sulla base dell’ISEE.

Anche in questo caso, tra i requisiti, figura l’adesione a un percorso personalizzato di attivazione e inclusione sociale e lavorativa. Il beneficio economico viene erogato a partire dal mese successivo a quello di sottoscrizione del Patto di attivazione digitale del nucleo familiare (PAD) e all’esito positivo della pratica istruttoria.

Bonus famiglie ottobre 2024: dalla Carta Dedicata a te alla Carta Acquisti

Attenzione a non confondere la Carta Dedicata a te con la Carta Acquisti o altro bonus spesa erogato dai Comuni. La prima è una carta di pagamento prepagata del valore di 500 euro, utilizzabile per gli acquisti di generi alimentari, per il rifornimento di carburante e per l’acquisto di abbonamenti pubblici.

L’INPS ha stilato l’elenco dei beneficiari tenendo conto della presenza di un reddito fino a 15.000 euro e di una composizione del nucleo familiare di almeno 3 membri, di cui un minore.

Per fare un esempio semplice, la prima differenza rispetto alla Carta Dedicata a te è che permette l’acquisto di generi alimentari, sanitari e il pagamento delle bollette di luce e gas. La Carta Acquisti abbraccia anziani di età superiore o uguale ai 65 anni o bambini di età inferiore ai tre anni, e prevede un accredito di 80 euro a bimestre, pari a 40 euro al mese.

Bonus mamme lavoratrici e disoccupate: ecco gli aiuti per le famiglie

 Il governo italiano sostiene le famiglie attraverso sussidi e ammortizzatori sociali. Tra le misure principali ci sono l’Assegno Unico per ogni figlio a carico e l’Assegno di maternità dei Comuni per i nuovi nati, un contributo per l’affidamento pre-adottivo e le adozioni. Le due misure sono compatibili tra loro.

Infine, per le lavoratrici è attivo il bonus per le mamme disoccupate. Si tratta di un esonero dalla contribuzione previdenziale (9,19% della retribuzione) fino a un massimo di 3.000 euro annui, riparametrabili mensilmente in busta paga.

Per ulteriori informazioni, si rimanda alla pagina ufficiale INPS.