In Francia è iniziato un processo che potrebbe avere ripercussioni sugli equilibri politici attuali. Marine Le Pen è sul banco degli imputati per affrontare l’accusa di appropriazione indebita di fondi europei. La leader del Rassemblement National sta godendo di un notevole aumento di consensi ma i suoi piani futuri potrebbero svanire.
Al via il processo contro Marine Le Pen
La leader dell’estrema destra, Marine Le Pen, insieme ad altre 27 persone, tra cui ex eurodeputati, assistenti parlamentari e collaboratori, è attualmente sotto processo con l’accusa di aver sottratto fondi al Parlamento europeo per retribuire i dipendenti del partito. Le indagini si riferiscono al periodo compreso tra il 2004 e il 2016, quando il partito si chiamava ancora Front National.
L’indagine delle autorità francesi è iniziata nel 2015, quando l’allora presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, ha presentato una relazione su diversi contratti di assistenti parlamentari. Secondo le accuse, molti di questi assistenti non erano in grado di chiarire le loro funzioni e risultavano avere solo il titolo, senza mai aver messo piede in Parlamento, svolgendo invece attività esclusivamente per il partito. Questa situazione rappresenterebbe una violazione delle norme europee.
“Non abbiamo infranto alcuna regola”, ha dichiarato alla stampa la leader del Rassemblement National, che sarà presente in tribunale durante le udienze:
Abbiamo molti argomenti da sviluppare per difendere quella che mi sembra essere la libertà parlamentare che è in gioco in questa vicenda.
Cosa rischia Le Pen?
La prima udienza si è svolta al tribunale di Parigi lunedì 30 settembre, dando inizio al processo che si protrarrà fino al 27 novembre. Marine Le Pen è accusata di appropriazione indebita di fondi pubblici e complicità. Se dovesse essere condannata, potrebbe affrontare fino a 10 anni di reclusione, una multa di un milione di euro e un’ineleggibilità di cinque anni, un ostacolo significativo per le sue ambizioni politiche, sebbene avrà la possibilità di fare ricorso.
Marine Le Pen sogna l’Eliseo
Marine Le Pen, figlia di Jean-Marie Le Pen, fondatore del Fronte Nazionale, ha assunto la leadership del partito nel 2011. Sotto la sua guida, il partito ha partecipato alle elezioni nel 2012, segnando un trend di crescita elettorale continua. Dopo il suo primo tentativo di raggiungere la presidenza nel 2017, il partito ha subito una “rinascita”, cambiando nome in Rassemblement National nel 2018, con l’ambizione di conquistare l’Eliseo.
Attualmente, il panorama politico francese sembra allontanarsi da Emmanuel Macron e dal campo centrista. In questo contesto, l’RN ha ottenuto un successo storico alle elezioni europee, superando i centristi e la sinistra. Nonostante le elezioni anticipate indette da Macron, i risultati hanno confermato che i francesi non premiano il suo campo. Con le elezioni presidenziali del 2027 in vista, Marine Le Pen punta a capitalizzare i suoi precedenti tentativi, dopo aver perso contro Macron nel 2022 con un risultato di 58,55 a 41,45 per cento.