Altra puntata del caso Boccia, con l’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano arrivato oggi 30 settembre 2024 a Roma per un interrogatorio. Sarà ascoltato dai pm nella Procura di Piazzale Clodio dopo la denuncia che Sangiuliano stesso aveva presentato contro Maria Rosaria Boccia per “indebite pressioni” e “violazione della privacy“.

A sua volta la Procura romana sta indagando sull’imprenditrice pompeiana per “minacce contro un corpo dello stato“: vediamo gli ultimi sviluppi di questa vicenda.

Continua il caso Boccia: l’ex ministro Sangiuliano alla Procura di Roma per un interrogatorio. Cosa succede ora?

A tappe lente, come è consuetudine del sistema giudiziario italiano, ma va avanti. Il caso Boccia, che ha legato l’imprenditrice pompeiana con l’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, aveva animato il gossip (anche) politico di fine agosto.

Sangiuliano, dimessosi a favore di Alessandro Giuli, aveva presentato alla Procura di Roma una denuncia contro Boccia per “indebite pressioni” e “violazione della privacy“: i pm di Piazzale Clodio hanno deciso che oggi 30 settembre 2024 era la giornata più adatta per ascoltare l’ex direttore del Tg2 per un interrogatorio.

Entrato intorno alle 12 e accompagnato da alcuni Carabinieri, Sangiuliano è stato ascoltato dalla pm Giulia Guccione che ha in carico il caso. L’ex ministro, che aveva anche avuto una relazione extra-coniugale con Boccia, è sia indagato che vittima: la pm deve verificare se le minacce e pressioni denunciate da Sangiuliano abbiano avuto luogo o meno e se Boccia ne sia la vera autrice.

Guardando alla questione dal lato dell’indagato, l’ex esponente del governo Meloni avrebbe commesso irregolarità compatibili con il peculato, sfruttando la sua posizione da ministro per offrire viaggi e conferenze a Boccia utilizzando anche soldi del ministero di cui era a capo.

L’avvocato di Sangiuliano Sica: “Sono stati chiariti tutti gli aspetti necessari”

Sangiuliano ha poi lasciato Piazzale Clodio dopo circa 4 ore, non fermandosi alle richieste di commenti da parte dei giornalisti lì presenti. Contenuto dell’interrogatorio top secret, quindi, ma l’avvocato dell’ex ministro Silverio Sica sono improntate alla massima tranquillità.

Da parte di Sangiuliano è stato fornito tutto l’aiuto necessario affinché gli inquirenti affrontino nel modo giusto la vicenda nel quale implicato, sia da indagato che da denunciante. Sica non ha fornito ulteriori dettagli ma ha specificato che i pm hanno chiesto alcuni dettagli importanti sulla querela presentata dall’ex direttore del Tg2:

Noi abbiamo ripercorso la denunzia, com’era giusto, ovviamente tutto è coperto da segreto d’indagine e quello che vi posso dire è che abbiamo fatto una compiuta illustrazione della denuncia che il dottor Sangiuliano ha compiuto nei confronti della signora Maria Rosaria Boccia. Il ministro è solo scosso e devo dire a suo onore che il ministro si è dimesso prima di ricevere qualsiasi avviso di garanzia.

Le indagini a carico di Boccia e la denuncia presentata da Sangiuliano

Anche la posizione di Boccia viene scrutinata di questi tempi da parte degli inquirenti, considerando come accennato anche il tipo di denuncia presentato da Sangiuliano. L’ex ministro, a suo avviso, sarebbe stato ricattato dalla donna quando le sarebbe stato chiaro che non avrebbe ottenuto il posto da consulente al dicastero della Cultura, rompendo una qualche sorta di promessa fatta in precedenza.

Va anche considerato se le registrazioni fatte con i famosi occhiali Ray-Ban, sequestrati nella perquisizione avvenuta a Pompei il 21 settembre, possano contenere materiale sensibile tratto da riunioni governative e che Boccia si era vantata con lo stesso Sangiuliano di possedere.

Negli uffici della procura romana si cerca quindi di capire se Boccia abbia minacciato un corpo dello Stato impedendogli l’esercizio delle sue funzioni.