“Carcere per Chiara Petrolini”. Questa la richiesta della Procura di Parma per la 21enne, madre dei due neonati trovati sepolti nel giardino della sua casa a Traversetolo. Il Procuratore capo Alfonso D’Avino ha deciso di presentare appello contro l’ordinanza del gip del 19 settembre, in cui disponeva gli arresti domiciliari per la ragazza. Chiedendo inoltre la soppressione di cadavere, reato più grave del semplice occultamento, per il secondo bambino rinvenuto il 7 agosto 2024.

Il caso continua a far discutere, nell’attesa che emergano ulteriori dettagli. Nella serata di ieri, 29 settembre 2024, il programma ‘Le Iene’ ha mandato in onda un’intervista esclusiva all’ormai ex fidanzato di Chiara, Samuel.

Dal giorno che ci siamo fidanzati fino all’ultimo non l’ho mai vista cambiata, non l’ho mai vista star male

ha raccontato.

Neonati sepolti a Traversetolo, la Procura chiede il carcere per la 21enne Chiara Petrolini

Secondo il gip, la soppressione di cadavere ha, come obiettivo, che la salma non venga mai ritrovata: come nelle intenzioni dell’indagata. Infatti è venuta alla luce solo grazie “all’estemporaneo intervento dei cani”.

Con l’atto di appello la Procura si è rivolta al Tribunale del Riesame di Bologna chiedendo che il seppellimento del 7.8.2024 venga qualificato come soppressione di cadavere e che per tutti i reati ipotizzati (omicidio volontario aggravato del 7.8.2024; soppressione di cadavere aggravato del 7.8.2024; soppressione di cadavere aggravato del 12.5.2023) sia applicata la custodia cautelare in carcere

afferma D’Avino.

Il procuratore, nelle sue motivazioni, tira in ballo anche la famiglia della ragazza. Il giudice, infatti, aveva stabilito i domiciliari -con divieto di comunicare con persone diverse da quelle che abitano con l’indagata- sia perché si trattava della prima esperienza detentiva della 21enne, sia in virtù del controllo esercitato dai familiari conviventi.

Ma D’Avino non condivide questa impostazione, in quanto non è possibile affidare a terzi

e nella specie, peraltro, quegli stessi genitori che mai si erano accorti di ciò che avveniva in casa propria, il buon esito e l’efficacia degli arresti domiciliari.

Chiara Petrolini è al momento indagata solo per l’omicidio del secondo neonato partorito. Sul primo, venuto alla luce presumibilmente il 12 maggio 2023 e le cui ossa sono state scoperte, grazie a un’intuizione degli investigatori il 7 settembre 2024, sono ancora in corso gli accertamenti medico- legali. Resta da stabilire se sia nato morto, oppure se il decesso sia stato provocato.

Nell’interrogatorio davati al Gip la 21enne si è avvalsa della facoltà di non rispondere.

L’ex fidanzato Samuel a Le Iene: “Temeva il giudizio degli altri, per questo rigava dritto”

Samuel, coetaneo della ragazza, ha raccontato in esclusiva alla trasmissione Le Iene come ha conosciuto Chiara e quale fosse il loro rapporto prima del ritrovamento del primo cadavere, quando la sua vita è cambiata per sempre.

La domanda che si fanno tutti è: ‘Ma come fai a non accorgertene?’, lei era normale, non cambiava mai. Dal giorno che ci siamo fidanzati fino all’ultimo non l’ho mai vista cambiata, non l’ho mai vista star male. Non si notava nulla, né il seno, né la pancia, né il corpo, niente di niente. Neanche nei suoi atteggiamenti. Io immagino che all’ottavo, al nono mese avesse più paura che si potesse vedere la cosa o che comunque si potesse notare qualcosa, ma non notavi niente. Cambi d’umore? Era una maschera.

Lui è ancora incredulo per quanto accaduto.

Mi sono rivisto tutto quello che ha detto, ho ristudiato tutto e non torna ancora. Non riesco a spiegarmi come sia successo. Non avevamo rapporti protetti, lei diceva che prendeva la pillola, lo diceva a me e lo diceva alle sue amiche. Poi, pian piano, ha cominciato a dire alle sue amiche che non la prendeva più, ma non a me.

Il giorno in cui viene ritrovato il primo bambino Chiara, con tutta la sua famiglia, era in viaggio a New York.

Mi ha mandato un messaggio: ‘Hanno trovato un bambino in casa mia. Siamo scioccati’. Per me era tutto strano, non lo collegavo a lei, non volevo entrare nel merito per non rovinarle la vacanza. Poi mi chiamano i Carabinieri. Veramente brutto, non sai cosa fare perché sei consapevole di non aver fatto nulla, cioè, non sei stato tu a fare tutto ma c’entri, in qualche modo c’entri. Io all’inizio pensavo che la stessero raccontando, non ci credevo. Tutt’ora fatico a realizzare.

Nella relazione, che andava avanti da tempo, tra il primo e il secondo bambino c’è stato un anno di pausa.

Fino a che mi ha chiesto di rivederla, e io ci sono cascato un’altra volta. Però, allo stesso tempo penso che se non ci fossi mai cascato probabilmente non si sarebbe saputo nulla del primo bambino

continua.
Samuel ha un’idea sulle motivazioni che avrebbero spinto la sua ex ragazza a disfarsi dei neonati.

Perché l’ha fatto? Per il giudizio degli altri. Ci teneva al giudizio delle altre persone, infatti rigava dritto in tutto, non c’era mai una cosa fuori posto. Se lei li avesse voluti tenere io non mi sarei tirato indietro. Ora, su di lei, sono vuoto.