Dopo aver strapazzato il Palermo, giovedì sera in Coppa Italia, adesso il Napoli si prepara per la sfida di domenica, con fischio d’inizio alle ore 20:45 in casa contro il Monza. Nesta è già in bilico e potrebbe giocarsi la panchina nel match contro gli azzurri, che però non hanno intenzione di lasciare nulla per strada perché vanno alla ricerca di continuità di risultati e di prestazioni, per lanciare un messaggio forte anche al campionato. Le ultime settimane sono servite per compattare il Napoli e adesso il gruppo è unito e coeso, sotto la guida di un condottiero dal carattere forte e determinato. L’entusiasmo in città è tangibile e il popolo partenopeo ha già ricominciato a sognare in grande. Contro il Monza, il Napoli non vuole sbagliare, ma la squadra di Conte è davvero una delle favorite per lo scudetto? L’ex attaccante azzurro Davide Dionigi, ha risposto in esclusiva a Tag24.
Napoli, col Monza Conte chiede continuità. Dionigi a Tag24
D: Dopo la vittoria in Coppa Italia, adesso il Napoli di Conte deve immediatamente tornare con la testa al campionato perché domani sera al Maradona dovrà affrontare il Monza. Che aspettative hai?
R: Per il Napoli non sarà una partita scontata, ma Conte è un maestro nel tenere alta l’attenzione e la pressione di ogni singolo giocatore. Il Monza utilizza un sistema di gioco che potrebbe mettere in difficoltà gli azzurri, che però con il nuovo assetto tattico hanno trovato compattezza di squadra e qualità. Non sarà una gara semplice, ma penso che il Napoli, visto anche l’entusiasmo del momento, farà senza alcun dubbio bene.
D: Nesta è già in bilico e la partita di domani gli potrebbe costare la panchina: che ne pensi?
R: Nesta è alla sua prima esperienza in Serie A e quando prendi un allenatore esordiente, gli devi dare il tempo di capire la categoria e di adattarsi. Questo è ciò che vedo da fuori, ma evidentemente nessuno di noi può conoscere le dinamiche interne.
La vittoria in Coppa Italia
D: In Coppa Italia il Napoli è andato a valanga sul Palermo: come li hai visti e quanto possono aiutare questi risultati?
R: Il 5 a 0 di giovedì sera è un risultato che va contestualizzato, perché è arrivato comunque contro una buona squadra, ma di Serie B. Ritengo però fondamentale il modo in cui è maturata la vittoria, specialmente perché mister Conte ha deciso di mandare in campo le seconde linee. Credo sia una bella iniezione di fiducia per tutti. Ha tenuto sulle corde i calciatori che finora avevano giocato meno, e bene o male tutti si sono fatti trovare pronti. Queste sono vittorie che rafforzano il gruppo e si è visto anche dalle immagini delle esultanze ai gol. Vuol dire che anche quelli che giocano meno sono dentro al progetto e questo non può fare altro che andare a rinforzare l’autostima di tutta la squadra.
D: E’ stata l’occasione anche per dare minuti ai giocatori che sono arrivati all’ultimo sul mercato?
R: Man mano che il campionato va avanti, non essendoci neanche le coppe europee, chi trova meno spazio in campionato deve approfittare di queste opportunità. Sono minuti importanti che vanno sfruttati al massimo.
La lotta scudetto
D: L’Inter è sottotono, e nessuna delle big per ora convince. Qualcuno inizia a identificare il Napoli come la favorita per lo scudetto: che ne pensi?
R: Il Napoli sta smaltendo adesso i carichi di lavoro, perché lo sappiamo tutti che le preparazioni di Conte sono massacranti. Adesso che si gioca e le gambe sono più libere e sono convinto che andrà sempre meglio. Lo avevo già detto in tempi non sospetti che questa squadra avrebbe potuto lottare fino alla fine per la vittoria dello scudetto, e adesso ne sono ancora più convinto. È una delle candidate per la vittoria finale, sia per l’assenza delle coppe europee, che per la bravura del tecnico scelto. E poi c’è il pubblico napoletano, che è sempre straordinario e che spingerà questa squadra, come ha fatto con Spalletti.
D: Dell’impatto di Lukaku che mi dici?
R: Era esattamente il giocatore di cui il Napoli aveva bisogno. Parliamo di un attaccante in grado di spostare gli equilibri e di fare la differenza. D’altronde la bravura dell’allenatore conta, ma solo fino a un certo punto, perché poi in campo ci vanno i calciatori. Per l’idea di calcio di Antonio Conte, Lukaku è un pivot e uno abile come lui farà sicuramente la differenza.