L’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha comunicato la possibilità di sospendere il pagamento di debiti fiscali ritenuti ingiustificati. Questa misura, nota come sospensione delle cartelle esattoriali, offre un importante strumento ai contribuenti in difficoltà con il fisco. Vediamo nel dettaglio come funziona questa procedura.

Sospensione cartelle esattoriali

 I contribuenti possono ora richiedere direttamente all’Agenzia delle Entrate-Riscossione l’annullamento delle somme iscritte a ruolo, senza dover necessariamente rivolgersi all’ente creditore.

L’Agenzia, una volta ricevuta l’istanza di sospensione della cartella esattoriale, la trasmette all’ente creditore per le opportune verifiche. È sufficiente la richiesta di sospensione affinché l’Agenzia proceda a bloccare la riscossione relativa al debito contestato.

 Come chiedere la sospensione della cartella esattoriale?

 Il contribuente che intende sospendere la riscossione di una cartella esattoriale può presentare apposita istanza attraverso i canali ufficiali dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. La domanda può essere trasmessa:

  • accedendo all’Area riservata del sito web www.agenziaentrateriscossione.gov.it e compilando l’apposito modulo;
  • inviando la richiesta all’indirizzo PEC indicato nell’istanza stessa.
  • utilizzando l’app Equiclick: Tramite l’applicazione mobile dedicata;
  • prenotando un appuntamento presso gli sportelli territoriali dell’Agenzia.

Quando presentare la domanda per bloccare la riscossione della cartella esattoriale?

 Il contribuente deve presentare domanda di sospensione della riscossione della cartella esattoriale entro 60 giorni dalla data di notifica dell’atto.

L’Agenzia delle Entrate-Riscossione ricorda che è possibile richiedere la sospensione di diversi atti di riscossione, tra cui: cartella di pagamento, avviso di intimazione, preavviso di fermo amministrativo, preavviso e comunicazione di iscrizione di ipoteca o atto di pignoramento.

Si precisa che la sospensione non si applica agli atti di pagamento trasmessi per posta ordinaria, quali, ad esempio, gli atti notificati dagli enti impositori o i solleciti di pagamento.

Sospensione cartelle esattoriali: i casi

  
Secondo quanto previsto dalla legge n. 228/2012 (legge di Stabilità 2013), il contribuente può richiedere la sospensione della riscossione, bloccando il pagamento delle cartelle esattoriali, nei seguenti casi:

  • prescrizione o decadenza del diritto di credito, che ha dato origine alla cartella, intervenuta in data antecedente a quella in cui il ruolo è reso esecutivo
  • provvedimento di sgravio o sospensione amministrativa emessi dall’ente creditore
  • sospensione giudiziale
  • sentenza emessa in un giudizio al quale l’agente della riscossione non ha preso parte, che annulli – anche parzialmente – la pretesa dell’ente creditore
  • pagamento effettuato, riconducibile al ruolo oggetto dell’atto, in data antecedente alla formazione del ruolo stesso, in favore dell’ente creditore.

Cosa vuol dire presenza sospensione delle cartelle esattoriali?

La sospensione legale della riscossione è uno strumento che consente di sospendere temporaneamente l’obbligo di pagamento di determinati atti, quali cartella di pagamento, avviso di intimazione, preavviso di fermo amministrativo, preavviso e comunicazione di iscrizione di ipoteca o atto di pignoramento.

Il contribuente presenta la richiesta di sospensione all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, la quale la trasmette all’ente creditore e, nel frattempo, sospende la riscossione del debito.

L’ente creditore ha 220 giorni per esaminare la richiesta e comunicare la propria decisione. In assenza di risposta entro tale termine, si intende che la richiesta è accolta e il debito viene annullato. L’Agenzia delle Entrate-Riscossione provvederà quindi al discarico automatico del credito.

È importante sottolineare che questo meccanismo non si applica nei casi di sospensione già disposta da un giudice (sospensione giudiziale) o dall’amministrazione (sospensione amministrativa), né in presenza di una sentenza non definitiva che annulli il credito.

In conclusione, la sospensione delle cartelle esattoriali consente ai contribuenti di bloccare temporaneamente il pagamento di debiti ritenuti ingiustificati. La richiesta va presentata all’Agenzia delle Entrate-Riscossione entro 60 giorni dalla notifica. L’ente creditore ha 220 giorni per rispondere, altrimenti la sospensione è automaticamente accolta.