Diciannove storie, una per capitolo. Immagina di essere seduto su una panchina vicino ai binari, nella sala d’attesa o all’ingresso di una stazione e di poter trascorrere il tuo tempo osservando i passanti, conoscendo le storie di quelli che più attraggono la tua attenzione. La stazione rappresenta il punto nevralgico da cui prendono avvio, si legano, slegano, e talvolta incrociano le trame e le storie dei personaggi.
“Il tempo di tornare a casa” di Matteo Bussola: alcuni buoni motivi per leggere il libro
Un testo incontrato per caso all’interno della libreria presente in stazione, comprato perché attratta dalla copertina sobria e dal titolo sorprendentemente in accordo con il motivo per cui mi trovavo lì. Si è trattata di una vera scoperta. Matteo Bussola possiede un talento fuori dal comune, una capacità di tenere il lettore incollato alle pagine che scivolano via dalle mani velocemente. Il tono delicato, leggero e non scontato rende la narrazione piacevole e avvolgente, ma le storie sono il vero punto forte.
La capacità di toccare grandi temi a cui ognuno pensa
“Il tempo di tornare a casa” è un caleidoscopio di vite umane, in cui si intrecciano i sentimenti, caratteri e le esperienze di persone reali e non semplici personaggi stereotipati. L’aspetto che ha reso la lettura incredibilmente interessante, è stata la capacità dell’autore di toccare quelli che personalmente considero “i grandi temi” a cui ogni membro del genere umano, almeno una volta nella vita, ha pensato: l’amore, l’amicizia, la famiglia, il lavoro, la gioia e la sofferenza.
Un groviglio di emozioni
Alcuni capitoli li ho trovati incredibilmente emozionanti, mi hanno permesso di vedere le cose da un punto di vista diverso dal mio: mi sono ritrovata a essere un uomo di settant’anni che ritrova l’amore perduto, una donna invisibile agli occhi della propria famiglia, un adolescente ribelle, uno strambo signore dallo zaino eccessivamente giovanile, un’innamorata e molto altro ancora.
Perché leggerlo?
Consiglio quest’opera a chi è in cerca di un testo scorrevole e al contempo profondo, da tenere sempre a portata di mano, in borsa o nello zaino. Infatti lo definirei il libro perfetto per riempire quei momenti di pausa o di attesa tra i vari impegni quotidiani. La particolarità del romanzo risiede nella sua struttura a capitoli brevi e indipendenti, che permettono di godersi una storia completa anche con poco tempo a disposizione, senza il rischio di doverla interrompere a metà.