Proseguono le operazioni militari di Israele nel Libano nella giornata di oggi 27 settembre 2024. Le Forze armate di Tel Aviv hanno sventato un attacco degli Houthi che avevano lanciato un missile dallo Yemen. I servizi di emergenza hanno riferito che diverse persone sono rimaste lievemente ferite senza specificare un numero esatto.

Il razzo terra-superficie lanciato dallo Yemen è stato intercettato da un intercettore “Arrow” israeliano fuori dal territorio israeliano. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha parlato questo pomeriggio al Palazzo delle Nazioni Unite, a New York, spiegando che la guerra proseguirà fino alla vittoria totale contro i “nemici di Israele”.

Guerra tra Israele e Libano oggi 27 settembre 2024

Secondo quanto emerge dai media locali, il missile lanciato dallo Yemen è parte di una rappresaglia per l’uccisione del comandante di Hezbollah, Muhammad Srur, avvenuta ieri 26 settembre a Beirut. Jerusalem’s Post ha spiegato che il raid israeliano a Beirut ha colpito il capo dell’unità droni di Hezbollah. Nel frattempo le operazioni israeliane in Libano proseguono: dalla scorsa settimana sono morte almeno 700 persone.

Il conflitto non accenna a placarsi. Israele ha bombardato la notte scorsa fino all’alba il Libano orientale e meridionale per colpire Hezbollah. Fra le vittime dell’attacco c’è un’intera famiglia di 9 persone, tutte morte a Chebaa. Nella regione meridionale del Libano, si registrano tanti morti e feriti anche se le autorità non hanno reso noto il numero esatto. Sono tantissimi gli sfollati che si sono diretti verso la capitale Beirut mentre la Protezione Civile lavora per rimuovere i detriti degli edifici dalle strade. Tra le aree colpite ci sono la valle orientale della Bekaa, in particolare le città di Douris e Iaat.

Nei bombardamenti odierni hanno perso la vita anche cinque soldati siriani. Secondo quanto riferito dall’esercito di Damasco, i caccia israeliani hanno attaccato le posizioni militari vicino a Kfar Yabus sul confine siro-libanese. I media libanesi hanno riferito di raid israeliani nella valle della Beqaa, vicino alla città di Sidone e nel sud del Paese.

Gli Houthi hanno annunciato questo pomeriggio di aver attaccato tre navi da guerra statunitensi impegnate a pattugliare il Golfo di Aden con 23 missili balistici e droni.

Il lavoro per la tregua, Netanyahu all’Onu

Il primo ministro inglese Keir Starmer ha discusso con l’omologo libanese Najib Mikati dell’importanza di un cessate il fuoco immediato e di una soluzione negoziata nel conflitto con Israele. I due si sono visti a margine dell’Assemblea Generale dell’Onu a New York. Il ministro degli Esteri turco Fidan ha ribadito la necessità di una tregua in Medio Oriente nel più breve tempo possibile nel corso del suo intervento all’Assemblea generale alla quale era presente anche il premier israeliano Netanyahu.

Ieri il primo ministro israeliano ha ribadito che non è intenzionato a trattare per il cessate il fuoco. Oggi Netanyahu ha parlato all’Assemblea generale delle Nazioni Unite dicendo che le operazioni in corso in Libano e sugli altri fronti proseguiranno fino a quando tutti gli ostaggi presi il 7 ottobre 2023 da Hamas non saranno riportati a casa.

Il premier non si scompone e avverte l’Iran: in caso di attacchi, Israele risponderà. Infine Netanyahu detta le condizioni per la fine della guerra, non ci sarà nessun negoziato per il cessate il fuoco fino a quando Hamas non si arrenderà. Per quanto riguarda il Libano, Netanyahu ha detto che è intenzionato a portare avanti il suo obiettivo di distruggere Hezbollah.

Il discorso del premier israeliano è stato contestato. La delegazione di Ankara ha abbandonato l’Assemblea Generale mentre il leader parlava. Il gruppo di diplomatici, guidata dall’ambasciatore turco Ahmet Yildiz, ha guidato una protesta alla quale si sono uniti anche rappresentanti di altri Paesi membri.

Nella giornata di oggi uomini armati palestinesi hanno sparato e ucciso a Gaza Islam Hejazy, responsabile del programma locale dell’organizzazione umanitaria Heal Palestine. La donna era nella sua auto nella zona di Khan Younis, nel sud della Striscia, quando tre persone hanno aperto il fuoco contro di lei.

L’attacco al quartier generale di Hezbollah

Nel pomeriggio le truppe israeliane hanno sferrato un attacco al quartier generale di Hezbollah a Beirut. Non è ancora chiaro quante persone siano morte o rimaste ferite. L’intenzione dell’esercito di Tel Aviv era di uccidere Nasrallah. Fonti del Partito di Dio confermano che il leader è ancora vivo ed è uscito illeso dal bombardamento.