X Factor 2024: cos’è successo nella puntata del 26 settembre? Terzo appuntamento settimanale per il talent show in onda su Sky e in streaming su NOW (senza dimenticare la differita in chiaro su Tv8). Nel terzo appuntamento dello show Sky Original prodotto da Fremantle abbiamo visto l’ultima parte delle Audizioni.
Dopo i primi due episodi in cui di fronte alla nuova giuria formata da Achille Lauro, Jake La Furia, Manuel Agnelli e Paola Iezzi sono apparse decine di aspiranti cantanti, protagonisti di performance sorprendenti e spesso meritevoli di una standing ovation, altri ragazzi si sono presentati al cospetto del quartetto per mostrare il proprio potenziale con una cover o con una canzone inedita. Come di consueto, è stata la nuova padrona di casa Giorgia ad aprire la puntata e ad accogliere band e artisti singoli nella sua postazione nel backstage dell’Allianz Cloud di Milano.
X Factor 2024: cos’è successo nella puntata del 26 settembre?
Allora a X Factor 2024 cos’è successo nella terza puntata del 26 settembre con le Audizioni? Prima di raccontarvi chi sono gli artisti che abbiamo visto alternarsi sul palco, vi ricordiamo che lo scopo per tutti i concorrenti resta sempre quello di strappare almeno tre sì oppure un X Pass, la nuova carta in mano ai giudici che con cui possono promuovere di diritto un concorrente ai Bootcamp, la fase successiva delle selezioni, con la certezza di averlo nel proprio team. Nelle prime due puntate gli unici ad aver usato l’X Pass sono stati Jake e Paola, mentre gli altri i due colleghi non hanno ancora avuto il “colpo di fulmine”.
Ricordiamo che chi ha passato il turno potrà fare ritorno nei Bootcamp, al centro delle prossime due puntate, nei quali i giudici dovranno scegliere i propri quattro artisti che accederanno agli Home Visit, lo step decisivo dal quale uscirà fuori la rosa dei 12 protagonisti assoluti dei Live Show, che prenderanno il via da giovedì 24 ottobre sempre su Sky e in streaming su NOW.
Chi sono i cantanti ammessi alle Audizioni
I primi concorrenti sono stati i Les Votives, i giovani chic-rocker che hanno portato Gold On the Ceiling dei Black Keys: grande successo per loro tanto che Achille Lauro ha giocato il suo X Pass. Antonio Ascione, in arte Furia, ha cantato una versione rivisitata di Earth Song di Michael Jackson, ricevendo 4 no.
La 21enne Maria Sofia Cancelli ha canto Come di Jane e nonostante il no di Agnelli ha passato il turno, mentre Matteo Polonara, in arte Florilegio, con la sua versione rivisitata di Kiss di Prince ha convinto tutti. Francesca Siano, in arte Francamente, ha proposto Wicked Game di Chris Isaak e ha ottenuto 4 sì e lo stesso vale per i The Foolz con l’inedito Fuori dagli schemi.
Tamara Al Zool, in arte Tara, ha cantato 7 Rings di Ariana Grande, che include la riscrittura in lingua araba: nonostante il no di Jake ha passato il turno. Tre sì anche per i Soloperisoci, ossia Ernesto, Alessandro, Emanuele e Matteo che hanno portato Diamante grezzo dei Diaframma. Samia Pozzobon ha cantato l’inedito Pazza lunatica e ha ottenuto 4 sì, lo stesso vale per Ibrahim Guiblawi che ha proposto 70times7 di Brand New.
Tre sì per Antonio Silvestri con l’inedito Opposta direzione, mentre ha convinto tutti Aurora Venosa con Nisciun’/M’ manc, rispettivamente di Rocco Hunt e di Geolier, Sfera Ebbasta e Shablo. Quattro sì anche per i Punkcake, un gruppo di ragazzi dai 19 ai 21 anni che ha cantato una versione punk di Lamette di Donatella Rettore. Convinti all’unanimità i giudici anche per gli Aura & Marylin con Roma stasera di Motta.
La 17enne Mimì Caruso, originaria del Mali, è adottata all’età di 8 mesi da una famiglia che vive nella Monza-Brianza, ha incantato tutti con Figures di Jessie Reyez, tanto da far giocare ad Agnelli l’X Pass. Quattro sì anche per A Flower Tide: Samuele, Aria e Gabriele hanno convinto la giuria con Summertime Sadness di Lana Del Rey, lo stesso vale per Massimo Poli, con Mama, You Been On My Mind di Jeff Buckley.
Tre sì per Elena Badii con You Got the Love di Florence + The Machine, mentre quattro sì per Lunaspina Caruso con Non, Je Ne Regrette Rien di Edith Piaf.
Ph. Virginia Bettoja