Le ultime notizie sul referendum sulla cittadinanza sono molte positive per i suoi promotori, considerando che è stato anche oltrepassata la soglia minima delle firme necessarie alla sua organizzazione. Il tema però continua ad animare anche il dibattito politico, specie fra PD e M5S.
Per i pentastellati ha parlato oggi 26 settembre 2024 a Roma Francesco Silvestri, con il deputato che ha ricordato che non bisogna sprecare un’occasione più unica che rara: non solo le opposizioni, ma anche un pezzo della maggioranza (cioè Forza Italia) sono concordi sullo Ius Scholae.
Poco importa che Giuseppe Conte non abbia firmato per il referendum: secondo Silvestri, l’importante è anche animare a lungo il dibattito sulla cittadinanza.
Cittadinanza, referendum e Ius Scholae: i tre temi che possono unire PD e M5S. Silvestri: “Fa piacere l’appoggio dei dem”
Il referendum sulla cittadinanza ha raccolto oltre 500mila firme, superando la soglia necessaria per la sua probabile organizzazione nel giugno 2025. Gli organizzatori comunque hanno chiesto di coinvolgere sempre più persone fino al termine ultimo della raccolta, volendo prepararsi nel caso in cui una parte delle firme non venisse accolta.
Ius Scholae e cittadinanza restano al momento due argomenti che il “campo largo” si trova ad affrontare: PD e M5S sono da tempo alla ricerca di una quadra che permetta ai loro dirigenti, ma soprattutto alla base degli elettori, di presentare una vera proposta comune alla Camera e al Senato.
Le proposte in campo sono tante e varie e potenzialmente potrebbero coinvolgere anche Forza Italia, il cui leader Antonio Tajani quest’estate aveva aperto alla possibilità di una proposta dalle maglie leggermente più larghe rispetto all’attuale legge. Resta però innegabile il fatto che Fratelli d’Italia e Lega hanno i voti necessari a fermare fughe in avanti sia dei forzisti che di pentastellati o dem.
A tal proposito Francesco Silvestri del M5S ricorda ad un pezzo del “campo largo”, cioè il PD, che serve arrivare al governo dalla posizione di maggioranza per poter incidere sulla questione della cittadinanza e dello Ius Scholae:
Se questo va in parlamento come diciamo noi da 10 anni, allora vuol dire che c’è una maggioranza. Il referendum è stata un’ottima iniziativa perché continua a far parlare del tema della cittadinanza nelle televisioni, nelle piazze e nelle aule ma ad oggi la maggioranza parlamentare e delle forze politiche sono per lo Ius Scholae.
“Il M5S mai contro le iniziative referendarie, ma la vera notizia è che in Italia c’è una maggioranza sullo Ius Scholae”
All’interno del M5S, per Silvestri, esistono diversi parlamentari e senatori che hanno firmato per far svolgere il referendum: un atto necessario per dare risposta a quelle persone che da anni in Italia attendono novità ed una legge migliore riguardo la cittadinanza.
Importa poco, per Silvestri, che Giuseppe Conte non abbia firmato, perché il deputato pentastellato vede una possibile base per una proposta comune grazie al fatto che PD e M5S siano orientati per una loro forma di Ius Scholae:
Siamo molto felici che il Partito Democratico nel corso del tempo abbia sposato anche la linea dello Ius Scholae: adesso abbiamo visto che Forza Italia quest’estate ha detto che in qualche modo la sosterrebbe, ma il punto è farlo… Conte non ha firmato? Non c’entra nulla: anche noi crediamo che il referendum sia un ottimo strumento perché pone ancora il tema della cittadinanza in risalto, ma la maggioranza è per lo Ius Scholae. Una volta che a livello parlamentare una forza della maggioranza e le opposizioni sono compatte su un tema, allora rimaniamo compatti sul grande risultato che possiamo ottenere.