Un traguardo storico e senza precedenti. La Thailandia ha fatto un grande passo avanti, diventando il primo paese del sud-est asiatico a riconoscere i matrimoni gay. A partire da gennaio, le coppie LGBTQ+ potranno finalmente registrare le loro nozze, un momento di gioia e speranza per migliaia di persone che vedranno finalmente riconosciuti i propri diritti.

La Thailandia approva la legge sui matrimoni gay

La Thailandia, una delle destinazioni turistiche più popolari del continente asiatico, è da tempo conosciuta per la sua accoglienza e tolleranza verso la comunità LGBT. Dopo decenni di lotta da parte degli attivisti, il re Maha Vajiralongkorn ha firmato la storica legge che consente il matrimonio tra persone dello stesso sesso. La norma è stata pubblicata sulla Royal Gazette martedì 24 settembre. Entrerà ufficialmente in vigore tra 120 giorni, il 22 gennaio 2025, segnando un momento epocale per i diritti civili nel paese.

Nel corso degli anni, in Thailandia erano state presentate diverse proposte di legge per il riconoscimento dei diritti delle coppie dello stesso sesso ma nessuna era mai stata approvata dal parlamento. La svolta è arrivata con la nuova proposta, sostenuta dal governo dell’ex premier Srettha Thavisin, presentata al parlamento nel novembre 2023. La camera bassa ha votato a favore lo scorso 27 marzo con 400 voti a favore e solo 10 contrari. Successivamente, il Senato ha approvato la legge il 18 giugno con 130 voti favorevoli e 4 contrari.

Cosa prevede la legge?

Prima dell’approvazione della legge sul matrimonio egualitario, la Thailandia non prevedeva il riconoscimento delle unioni civili. Con l’introduzione delle nuove norme, verranno quindi apportate modifiche al codice civile, sostituendo termini come “uomini”, “donne”, “marito” e “moglie” con parole più inclusive come “individui” e “coniugi”. Questo garantirà pari diritti alle coppie dello stesso sesso e adatterà il linguaggio legale per riflettere un approccio più equo e inclusivo.

La legge approvata in Thailandia garantisce gli stessi diritti ai coniugi, senza discriminazioni di genere, in ambiti quali diritti legali, finanziari e medici. Questo include diritti essenziali come l‘adozione e l’eredità. In questo modo, le coppie dello stesso sesso potranno godere delle stesse protezioni e opportunità riservate alle coppie eterosessuali.

Altri paesi asiatici che consentono i matrimoni gay

Nel 2001, i Paesi Bassi sono stati la prima nazione a legalizzare il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Da allora, oltre 30 paesi hanno riconosciuto il matrimonio egualitario. La Thailandia si unisce a questo gruppo come il terzo paese in Asia a permettere il matrimonio per le coppie LGBTQ+, dopo Taiwan e Nepal, ed è il primo nel sud-est asiatico. Sempre nel 2024, una legge simile è stata adottata anche dal Liechtenstein e entrerà in vigore l’1 gennaio 2025.