Una chiamata all’armate, un’irruzione rumorosa, il boato e poi lo shock. La polizia è entrata in casa di Jennifer Aniston all’improvviso, come fosse in atto un’operazione speciale di emergenza SWAT. È successo la sera di venerdì 20 settembre 2024, mentre la star soggiornava serenamente nella sua abitazione a Los Angeles. E qual era l’urgenza che ha richiesto questo particolare intervento? Nessuno. Proprio così, è stato tutto un brutto e pericoloso scherzo. La star di Friends, insieme a tante altre celebrità di Hollywood è finita vittima di “swatting”. Scopriamo insieme cos’è.
Jennifer Aniston con la polizia in casa! Vittima di swatting: cosa è successo
Immaginate di stare tranquilli nella vostra casa di sera e ritrovarvi, da un momento all’altro, catapultati in uno spaventoso un “film action” in cui le autorità fanno irruzione senza avvertire. Questo è successo all’attrice Jennifer Aniston che, per colpa di una segnalazione, (uno scherzo telefonico), si è ritrovata nel bel mezzo di in un’operazione delle squadre speciali: SWAT.
Non sta bene, andate a controllare, sono preoccupato, non voglio che facciate sapere il mio nome, ma andate a controllare!
Secondo quanto riporta TMZ, un uomo non ancora identificato, avrebbe fatto una chiamata simile a questa al 911, precisando di voler rimanere anonimo, esortando la polizia ad andare all’indirizzo indicato, corrispondente, appunto, all’abitazione di Aniston.
L’attrice ha dovuto prontamente rassicurare gli agenti perplessa e interdetta per quanto successo. L’autore della chiamata avrebbe addirittura fatto comprendere alla polizia che Aniston avrebbe potuto farsi del male.
Altre star vittime di “swatting”
Il fenomeno è noto come “swatting” e, oltre ad essere sempre più diffuso, è anche spesso indirizzato alle star e personaggi famosi. Infatti, oltre a Jennifer Aniston, spiccano i nomi di altre vittime che hanno ricevuto lo stesso trattamento, sempre tra volti noti: Chris Brown, Nicki Minaj, Rihanna e Justin Bieber sarebbero soltanto degli esempi.
I pericoli del falso allarme
La pratica di mandare le forze speciali a casa dei cittadini, ignari di ciò che succede, può essere potenzialmente pericolosa a livello di sicurezza per i soggetti coinvolti. False emergenze come queste, poi, rappresentano un grande spreco di tempo, denaro, risorse da tutte le parti, oltre che disturbare la quiete e spaventare immotivatamente le vittime, che spesso, come nel caso di Aniston, reagiscono male e sono sotto totale stato di shock.
La vicenda, comunque, resta aperta. Alla polizia sta indagando sul caso, esaminando la telefonata per poter intervenire dopo il riconoscimento dell’autore dello “swatting.”
Tra le curiosità sull’attrice, ecco perché non è mai rimasta incinta.