I parlamentari russi hanno dato la prima approvazione a una proposta di legge che vieta l’adozione di bambini russi da parte di cittadini provenienti da paesi che consentono il cambio di genere. Questa mossa rappresenta l’ultimo passo della Russia nel rafforzare la propria immagine come baluardo dei valori tradizionali, in linea con le politiche conservatrici promosse dal governo di Mosca negli ultimi anni.

Russia, primo no all’adozione nei paesi che consentono il cambio di genere

La Duma, la Camera bassa della Russia, ha approvato in prima lettura un disegno di legge che vieta l’adozione di bambini russi da parte di cittadini di paesi in cui il cambio di genere è legale. Durante la votazione di mercoledì 25 settembre, i parlamentari hanno espresso un forte sostegno alla misura, con 397 voti favorevoli e uno contrario. Questo provvedimento fa parte delle politiche conservatrici adottate dalla Russia per preservare i suoi valori tradizionali.

La bozza di legge dovrà ora affrontare altre due letture alla Duma, prima di essere inviata alla Camera alta. Se approvata anche lì, il disegno di legge sarà trasmesso al presidente russo, Vladimir Putin, per la firma finale e la promulgazione.

Questa proposta di legge è solo l’ultima di una serie di misure che i legislatori russi hanno introdotto per opporsi al liberalismo occidentale, definito come “degenerato”. Il presidente della Duma, Vyacheslav Volodin, ha dichiarato che il disegno di legge è pensato per “proteggere l’infanzia e i valori tradizionali”, ribadendo l’impegno della Russia nel difendere le sue norme ultra-conservatrici contro le influenze esterne:

Con questa legge proteggiamo il bambino, stiamo facendo di tutto perché non finisca in un paese in cui sono consentiti il ​​matrimonio tra persone dello stesso sesso e il cambio di sesso.

La legge anti-LGBT

A partire dalla seconda metà degli anni 2000, la Russia ha iniziato ad adottare leggi mirate a proteggere i “valori della famiglia” e la “protezione dei minori.” Un esempio significativo è la legge “sulla protezione dei bambini dalle informazioni dannose per la loro salute e il loro sviluppo” del 2013 comunemente nota come legge anti-gay. Questa norma vieta la presentazione della comunità LGBT come parte della società russa, sostenendo che i diritti LGBTQ+ sono in contrasto con i valori tradizionali del paese. Negli anni successivi, questa legge è stata ulteriormente ampliata.

Dopo l’inizio della guerra in Ucraina, la Russia ha accelerato la sua opposizione ai valori liberali occidentali, rompendo ancora di più i legami con l’Occidente. Lo scorso anno, la Corte Suprema russa ha dichiarato il “movimento pubblico LGBT internazionale” un’organizzazione estremista, vietando tutte le sue attività nel territorio russo.

Crescita demografica

Il 2024 è stato dichiarato l’Anno della Famiglia in Russia. Il presidente Vladimir Putin ha ripetutamente esortato i cittadini ad avere almeno tre figli per contrastare l’invecchiamento della popolazione e favorire la crescita demografica. I legislatori russi hanno anche avanzato una proposta per vietare la promozione di stili di vita senza figli, una misura che sarà discussa nella camera bassa del parlamento.

Oltre a ciò, la Russia vuole essere un rifugio per chi desidera sfuggire agli ideali liberali occidentali. Il 19 agosto scorso, Putin ha firmato un decreto che semplifica la procedura per i cittadini stranieri che desiderano ottenere la residenza temporanea per “motivi morali”.