Lasciare il mondo del lavoro senza dover sottostare a limiti d’età è uno dei più grandi desideri dei lavoratori e il sistema previdenziale italiano prevede una misura strutturale: la pensione anticipata.
Non parliamo delle formule di scivolo pensionistico che devono essere, annualmente, riconfermate, bensì di una vera e propria misura strutturale che, davvero difficilmente, potrà essere ritoccata.
Se quella che abbiamo appena detto è una bella notizia per molti lavoratori che, stanchi, vorrebbero andare in pensione, dobbiamo subito mettere sul piatto il rivolto “negativo” della medaglia. Alla pensione anticipata senza limiti d’età possono accedervi solo pochissime persone.
Sei tra i fortunati?
Pensione anticipata con Quota 41
Poco conosciuta, forse perché rivolta a pochi, il sistema previdenziale italiano prevede una misura strutturale: la pensione anticipata senza limiti d’età.
Si tratta di una misura che molto difficilmente verrà ritoccata. Una buona possibilità per i lavoratori precoci, ovvero per tutti coloro che hanno iniziato a lavorare molto presto e, soprattutto, per chi svolge un lavoro particolarmente logorante.
Chi può accedere alla pensione anticipata senza limiti d’età
L’INPS elenca con precisione tutti i requisiti necessari per accedere alla pensione anticipata con Quota 41.
Chi può accedervi? Chi può far valere dodici mesi di contribuzione effettiva antecedente il 19° anno di età, anche discontinuamente, e matura anche 41 anni di contributi entro il 31 dicembre 2026.
Quindi, si tratta di una misura che riguarda solo poche e determinate categorie di lavoratori. Quota 41 spetta ai disoccupati a seguito di:
- Cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento;
- Scadenza del contratto a termine;
- Dimissioni per giusta causa;
- Risoluzione contrattuale.
Inoltre, per poter presentare domanda di quota 41 per i precoci è necessario che l’ultima Naspi spettante sia stata incassata 3 mesi prima della domanda di pensione.
La pensione anticipata con Quota 41 spetta anche agli invalidi fino al 74% o da chi assiste il coniuge o un genitore, invalido grave nell’ambito della legge 104/92. In particolare, il caregiver deve risultare residente presso la casa del disabile, da almeno 6 mesi.
Quale lavoro svolgere per andare in pensione senza limiti d’età
Anche il tipo di lavoro svolto dà la possibilità di andare in pensione senza dover sottostare ad alcun limite d’età.
Sono ammessi i lavori usuranti e anche quelli gravosi. Si tratta di tutte quelle attività che, però, devono essere svolte per 7 anni negli ultimi 10 della carriera o per 6 anni degli ultimi 7 anni.
Non ci resta che spiegare, anzi, elencare quali sono queste attività. I lavoratori gravosi sono:
- Operai dell’industria estrattiva, della manutenzione degli edifici e lavoratori edili in genere;
- Gruisti e conduttori di macchinari mobili utili alla perforazione nelle costruzioni;
- Facchini e addetti allo spostamento di merci e simili;
- Conciatori di pelli e di pellicce;
- Macchinisti dei treni e personale viaggiante in ferrovia;
- Camionisti;
- Ostetriche delle sale parto e infermieri delle sale operatorie che operano in turni;
- Badanti e addetti all’assistenza di persone non autosufficienti;
- Insegnanti ed educatori della scuola dell’infanzia o degli asili nido;
- Addetti ai servizi di pulizia;
- Netturbini e addetti a raccogliere e smaltire i rifiuti;
- Agricoli e addetti alla zootecnia e alla pesca;
- Pescatori, siderurgici e marittimi.
Quelli usuranti sono:
- Lavori in galleria, cava o miniera;
- Lavori in cassoni ad aria compressa;
- Palombari;
- Lavori con costante esposizione ad alte temperature;
- Lavorazione del vetro cavo;
- Lavori svolti in spazi ristretti;
- Lavori collegati al trattamento e all’asportazione dell’amianto;
- Addetti alla linea catena;
- Lavoratori notturni;
- Autisti dei mezzi di trasporto pubblici con massa a pieno carico superiore ai 9 posti.