Cittadinanza italiana? A ognuno la sua proposta per cambiare la legge 91 del 1992. Ieri, 24 settembre 2024, sono state raggiunte le 500mila firme necessarie per il referendum proposto da +Europa e dalle associazioni del settore per il dimezzamento degli anni di soggiorno continuativi necessari per la richiesta di cittadinanza nel nostro Paese.

L’iniziativa referendaria, che adesso farà il suo corso, non è però un’iniziativa isolata, poiché anche altri partiti – sia di maggioranza che di opposizione – hanno presentato, o hanno annunciato l’intenzione di presentare, una propria proposta di modifica della legge che regola le concessioni della cittadinanza in Italia.

Intanto, questa mattina alla Camera dei Deputati, si è parlato ancora dell’argomento con la votazione sulle quattro mozioni presentate dalle opposizioni che sono state tutte respinte.

Tanti punti di vista su come dovrebbe essere la legge sulla cittadinanza, quante sono le proposte di modifica che i partiti hanno in animo di ripresentare.

Ius scholae, Cattaneo: “Domani presenteremo Pdl. Lega contraria? Il Parlamento è sovrano”

La più attesa è quella sullo ius scholae di Forza Italia, partito che – se non altro – ha avuto il merito di riportare alla ribalta il problema della necessità di una revisione di una legge vecchia ormai di trent’anni.

Come anticipato ieri dal senatore Maurizio Gasparri, la bozza della proposta di legge a firma Forza Italia è pronta e come annunciato oggi dal deputato Alessandro Cattaneo, domani sarà discussa in sede parlamentare con i deputati e i senatori. Dopodiché la proposta farà l’iter naturale. Lo ‘ius schole’ è un principio in base al quale si conferisce la cittadinanza a studenti italiani figli di immigrati per meriti scolastici, ovvero dopo la conclusione di un ciclo di studi.

“Sullo ius scholae Forza Italia va avanti. Domani ci sarà una riunione con i gruppi parlamentari Senato e Camera per la nostra proposta di legge, quindi nessun passo indietro. La discussione parlamentare è il metodo giusto per affrontare un tema così importante. La Lega è contraria? C’è il Parlamento che è sovrano.”

Cattaneo sottolinea che i rapporti con il Governo non sono in discussione dal momento che la proposta farà un iter parlamentare su cui il Parlamento deciderà.

Il deputato di Forza Italia precisa anche che la proposta elaborata dal suo partito è diversa da quelle presentate dagli altri partiti sia di maggioranza che di opposizione.

Cittadinanza, Foti: “Ottima legge vigente. Intervenire solo in senso più rigido”

Aperti a eventuali modifiche in senso restrittivo anche in Fratelli d’Italia dove, però sottolineano che la riforma della cittadinanza italiana non e tra i punti del programma di governo. Il capogruppo alla Camera del partito di Giorgia Meloni, Tommaso Foti ha chiarito che si può discutere di migliorare la legge attuale in senso restrittivo.

“Noi riteniamo che quella vigente è un ottima legge che può essere migliorata, ma la cittadinanza non è un regalo che si fa a qualcuno è un diritto che si acquisisce avendo contezza delle leggi dello stato e dei valori della società in cui si vive. In alcuni punti potremo intervenire in senso più rigido”.

Lega, Molinari: “Temiamo diritti non centrino, dietro scopi elettorali”

Decisamente contraria la Lega che ribadisce come l’attuale legge sulla cittadinanza sia corretta. Il capogruppo alla Camera, Riccardo Molinari ha dichiarato ai microfoni degli inviati di Tag24.it:

“Riteniamo che sia una legge che funziona. Voler accorciare i tempi per la cittadinanza è solo un modo per anticipare il diritto di voto. Quello che temiamo che queste proposte siano proposte che hanno uno scopo elettorale che non hanno a che vedere con i diritti delle persone. La cittadinanza è un tema che non rientra nel programma di governo.”

Intanto oggi alla Camera, intervenendo durante le dichiarazioni di voto sulle mozioni dell’opposizione sulla modifica della legge sulla cittadinanza, il parlamentare della Lega, Igor Iezzi ha annunciato l’intenzione del partito di presentare una propria pdl che sia più restrittiva.

Ius scholae e ius soli, anche Pd e M5s hanno le loro proposte di legge

Sul fronte opposto le opposizioni non stanno a guardare, e oltre all’iniziativa referendaria di +Europa, il Partito Democratico ha presentato una pdl alla Camera a firma della deputata dem, Ouidad Bakkali, sullo ius soli e sullo ius scholae. Lo ‘ius soli’ è il principio di conferimento della cittadinanza in base al luogo di nascita. Attualmente in Italia vige lo ius sanguinis, ovvero, si è italiani solo se figli di italiani.

La proposta della deputata democratica prevede lo ius soli, richiedendo un anno di residenza legale per uno dei due genitori e lo ius scholae per i bambini che si siano trasferiti in Italia entro i 12 anni e che abbiano frequentato la scuola, anche dell’infanzia, per almeno 5 anni. Anche questa proposta prevede il dimezzamento degli anni di residenza continuativa richiesti attualmente per l’ottenimento della cittadinanza.

Anche il Movimento 5 Stelle, che non ha firmato per il referendum di +Europa, ha una sua proposta di Legge, che prevede lo ius scholae, a prima firma Vittoria Baldino, la vice capogruppo alla Camera. Baldino ha firmato anche il referendum di Più Europa, dando testimonianza di appoggio alla battaglia.