Manifestazione contro il DDL Sicurezza, le opposizioni possono dire che è stato un successo. A Piazza Vidoni, Roma, erano presenti delegazioni del PD, M5S, AVS e +Europa, ma anche migliaia di persone che per diverso tempo hanno occupato la piccola piazza e poi sono arrivate anche a Piazza Navona.

La giornata di oggi 25 settembre 2024 segna un’altra occasione in cui il “campo largo” si mostra compatto attorno ad un argomento comune. Nessun disordine durante la manifestazione, mentre i leader dell’opposizione promettono battaglia in Parlamento.

Roma, le opposizioni al Senato per la manifestazione contro il DDL Sicurezza: occupata Piazza Navona

Gli organizzatori si aspettavano una grande partecipazione popolare, ma anche nelle più rosee aspettative non si attendevano questo risultato: la manifestazione contro il DDL Sicurezza, avvenuta oggi 25 settembre 2024 a Roma, ha coinvolto migliaia di persone, tutte radunatesi a Piazza Vidoni mentre nel primo pomeriggio al Senato erano in discussione alcune parti del DDL.

In origine la manifestazione era stata organizzata dalla UIL, a cui in un secondo momento si era aggiunta la CGIL. Il passaparola contro norme che vengono considerate eccessivamente punitive contro determinate forme di dissenso (ad esempio contro il cambiamento climatico) ha poi portato associazioni ambientaliste (come Legambiente), studentesche, l’Anpi e le delegazioni dei maggiori partiti d’opposizione a presentarsi oggi a Piazza Vidoni.

PD, AVS e M5S erano presenti con diversi esponenti di peso, ma all’appello mancavano Azione (il suo leader Carlo Calenda si è sempre mostrato sofferente all’idea di partecipare al “campo largo“) e Italia Viva. A colpire però era la grande quantità di persone presenti, di chi vuole segnalare al governo con la propria presenza che quello approvato il 18 settembre alla Camera è un ddl che introduce un abnorme numero di reati che servono solo a riempire ancora di più le carceri italiane.

Piccola piazza per una grande manifestazione: forse la scelta degli organizzatori non è riuscita a tener conto di quanto interesse quest’argomento potesse avere per tante persone. Ad un certo punto moltissime persone si sono trovare quasi a bloccare la carreggiata di Vittorio Emanuele II, per poi superare il cordone organizzato dalle Forze dell’Ordine.

Piazza Navona si è poi trovata coinvolta, venendo riempita in gran parte dai manifestanti.

Conte: “Sono provvedimenti contro la libertà d’espressione”, Schlein: “Combatteremo il DDL in Parlamento”

Le delegazioni di PD, M5S, +Europa e AVS hanno potuto contare sulla presenza dei loro leader e quindi dei volti più riconoscibili. Elly Schlein, Giuseppe Conte, Riccardo Magi, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni hanno chiarito a più riprese che essere lì significa ascoltare con attenzione le proteste dei manifestanti e promettere un’intensa attività parlamentare contro l’attuale governo.

Il leader pentastellato sottolinea come le nuove norme del DDL Sicurezza non servano a contrastare i reati che parte della classe dirigente può commettere, ma chi non rappresenta alcun pericolo sociale:

Sono stati introdotti venti nuovi reati, inasprite molte pene ovviamente non per i colletti bianchi, non per la classe politica ma per la gente comune. E’ stato introdotto il reato di resistenza passiva, sono state inasprire le pene per il dissenso politico e così tanti altri reati… Si erano presentati, all’inizio della legislatura, con la norma che puniva i ballerini di musica techno e i rave party: vogliamo prendere in giro gli italiani?

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Riccardo Magi, segretario di +Europa, che da tempo denuncia la stigmatizzazione da parte del governo di alcune categorie (ad esempio i produttori di cannabis light). Magi si dice convinto che i vari tribunali bloccheranno gran parte delle norme del DDL Sicurezza, ma vorrebbe anche che non si arrivasse a tanto, perché segnale anche del fallimento di certa politica:

Le norme penali dovrebbero essere l’estrema ratio rispetto a reati che provocano danni a terzi. Qui, invece, si fa un passo indietro anche rispetto al codice Rocco. Migliaia di imprenditori della cannabis light vengono equiparati ai narcos. Noi siamo convinti che si tratti di norme incostituzionali, ma prima di sancirne la incostituzionalità nei tribunali avrà fatto dei danni nel paese.

Infine, tocca anche ad Elly Schlein, leader del PD che spinge da tempo per federare le opposizioni attorno a temi di stringente attualità. Il DDL Sicurezza ne è stata (in parte) occasione: finita la manifestazione, Bonelli, Conte e Fratoianni si sono fatti fotografare insieme a Piazza Navona, mentre Schlein e Magi erano bloccati da un altro lato della piazza.

Plastica rappresentazione di come, a volte, anche nelle buone intenzioni si finisce per sparpagliarsi ai quattro venti. Schlein ha comunque fatto sentire la propria voce, criticando fortemente l’impianto ideologico che il governo ha voluto inserire nelle sue norme:

Sono norme più repressive del codice Rocco, bisogna andare agli anni ’30. Sono norme dettate da una furia ideologica che non fa bene al Paese, che è un Paese che ha a cuore anche la libertà delle persone. Lo contrasteremo in Parlamento ma è importante anche questa forte mobilitazione sociale.