E’ fissato per il prossimo 6 ottobre il tradizionale raduno del popolo leghista a Pontida. Prevista quest’anno anche la presenza del leader ungherese Victor Orban e di quello Olandese Geert Wilder, figure di primo piano del gruppo dei ‘Patrioti Europei’ a sancire la definitiva svolta sovranista del partito guidato dal segretario nazionale Matteo Salvini.

Una svolta sovranista che trovarà a Pontida la sua consacrazione ufficiale, ma che non piace proprio a tutti e soprattutto non piace alle vecchie guardie, i leghisti della prima ora che non si riconoscono nelle posizioni sempre più ‘estreme’ della Lega di Salvini a cui rimproverano di aver perso il ‘focus’ sulle questioni del Nord.

L’ex deputato vicinissimo al senatur Umberto Bossi, Paolo Grimoldi, quest’anno per la prima volta potrebbe non partecipare al raduno del partito a Pontida. Le ragioni le ha spiegato in un’intervista esclusiva a Tag24.it in cui ha anche espresso solidarietà a Salvini per la vicenda Open Arms.

Raduno Lega Pontida, Grimoldi: “Non so se andrò. Salvini Premier non difende più il nord”

D: Il 6 ottobre si rinnova il tradizionale raduno della Lega a Pontida, lei parteciperà?

R: Io sono sempre stato a Pontida in quanto orgoglioso di difendere il Nord. La Salvini Premier non difende più il Nord, quindi non so se andrò. Non ho più motivo, è diventato un partito come gli altri. Non parla più di difesa delle partite IVA, non parla più di difesa dei lavoratori che hanno pagato i contributi cancellando la legge Fornero, non parla più di residuo fiscale, non parla più di meritocrazia nella pubblica amministrazione. Mette i caselli autostradali su strade pagate 70 anni fa e gratuite, un esempio per tutti, la Milano-Meda, e poi trova 15 miliardi per un ponte tra due regioni dove da tre mesi che manca l’acqua dei rubinetti. Non mi trovo più d’accordo su nessuno dei punti dell’attuale gestione.

Grimoldi: “Svolta sovranista? La Lega è diventato movimento ideologico”

D: Quest’anno è prevista anche la presenza di due leader europei, Victor Orban e Geert Wilder. E’ un segnale della svolta sovranista della Lega?

R: Molto più semplicemente, il partito è diventato un movimento ideologico e non più un ideale o un progetto politico.

D: Pontida quest’anno sarà il raduno della Lega o sarà il raduno dei Patrioti?

R: Quest’anno Pontida non è né una né l’altra cosa, perché il gruppo dei Patrioti in Europa si è condannato all‘irrilevanza, nel senso che se perdi i polacchi, se perdi gli spagnoli, come movimenti che sarebbero potuti essere organici del Gruppo dei Patrioti, il risultato è stato che la Von der Leyen è stata rieletta e per altri cinque anni non conterai assolutamente niente in Europa.

L’ex segretario: “In Europa condannati all’irrilevanza. Meloni è stata più furba”

D: Una critica alla strategia della Lega in Europa?

R: Mi pare più furba l’azione di Giorgia Meloni che ha costruito il Gruppo dei Conservatori, non ha risparmiato critiche, non ha votato la von der Leyen, ma invece di condannarsi all’irrilevanza nell’estrema opposizione, cerca di essere in partita per cambiare le regole. Un conto è criticare e avere poi gli strumenti per modificare la realtà, un conto è relegarsi all’irrilevanza facendo opposizione, come negli ultimi cinque anni. Io ricordo a me stesso che nei cinque anni precedenti la Salvini Premier prese il 34% alle Europee. Non ha espresso neanche il vice presidente dei bagni di Strasburgo. Cioè il 34% dei voti degli italiani sono rimasti in opposizione, non portando a casa niente. Mi sembra più furba la posizione di Giorgia Meloni che cerca di stare in partita per fare gli interessi del nostro paese.

“Open Arms? Esprimo la mia solidarietà a Salvini, ma forse se avesse fatto meno cinema e più fatti…”

D: Cosa pensa invece della vicenda e del processo Open Arms?

R: Posso solo che esprimere solidarietà a Matteo Salvini. Le colpe di Matteo Salvini sono ben altre. L’unica cosa che posso dire sulla faccenda è sottolineare è che forse un atteggiamento, anche in questo caso, un po’ più simile alla Meloni avrebbe giovato. Nel momento in cui parliamo gli sbarchi sono sostanzialmente al minimo, senza alcun clamore mediatico. Non ho visto la Meloni andare sulle spiagge, non ho visto la Meloni andare su mezzi della Marina Militare o della Guardia Costiera. Ha tenuto un profilo basso ma è riuscita a risolvere il problema. Forse in passato, se si fosse fatto un po’ meno cinema e un po’ più di sostanza, si sarebbero respinti più clandestini senza avere conseguenze assolutamente nefaste come quella di questo processo.

“Lavoriamo a una confederazione che faccia da sindacato del Nord”

D: A che punto è il progetto per il nuovo ‘sindacato del nord’?

R: Stiamo andando avanti. Io registro che oggi c’è questo spazio politico vuoto, quello di un sindacato del Nord, che difenda le partita IVA, i lavoratori e i pensionati del Nord. Quindi vediamo di creare un qualcosa che non necessariamente deve essere politico. Lavoriamo per creare qualcosa che probabilmente sarà associativo, una confederazione che faccia da sindacato del nord.