Gli aspiranti avvocati possono presentare la domanda per partecipare all’esame di abilitazione alla professione forense dal 2 ottobre 2024.

Chi supera l’esame diventa avvocato, ricevendo l’abilitazione allo svolgimento della professione. L’ultima tappa di un lungo e complesso percorso di studi.

Per poter accedere all’esame, occorre possedere alcuni requisiti che andremo a elencare nel testo.
Forniamo tutte le informazioni utili alla procedura, spiegando le modalità di svolgimento dell’esame, le date e il luogo dove presentarsi e, infine, soffermiamoci sul primo adempimento importante: come presentare la domanda.

Requisiti di accesso all’esame di abilitazione alla professione forense

L’esame di abilitazione alla professione forense 2024 è l’ultimo gradino del lungo percorso per diventare avvocato e iniziare a esercitare.

Il bando è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale – IV serie speciale concorsi ed esami n. 61/2024. Come precisato nel bando, possono accedere tutti coloro che soddisfano 2 requisiti:

  • In possesso della laurea magistrale in giurisprudenza;
  • Concluso il periodo di pratica forense della durata di 18 mesi.

La pratica forense può essere svolta presso un avvocato del libero foro o presso l’Avvocatura dello Stato. I praticanti devono essere iscritti al registro speciale dei praticanti e affiancati da un avvocato iscritto all’Albo.

Come si svolge l’esame di abilitazione

Gli aspiranti avvocati che parteciperanno all’esame di Stato dovranno sostenere una prova scritta e una prova orale. La prova scritta dell’esame avvocato è stata reintrodotta lo scorso anno.

La prova scritta, molto impegnativa, prevede la redazione di un atto giudiziario che postuli conoscenze di diritto sostanziale e di diritto processuale. Il candidato ha la possibilità di scegliere la materia, tra le seguenti:

  • Diritto civile;
  • Diritto penale;
  • Diritto amministrativo.

Lo svolgimento dello scritto è previsto dalle ore 9:00 del 10 dicembre 2024, presso le sedi delle Corti d’Appello.

La prova orale si svolge a non meno di 30 giorni di distanza dal deposito dell’elenco degli ammessi. La sua struttura è decisamente più complessa e articolata rispetto allo scritto.

È suddivisa in tre fasi:

  • Prima fase: esame e discussione di una questione pratico-applicativa, nella risoluzione di un caso in una materia a scelta del candidato sempre tra diritto civile, penale o amministrativo;
  • Seconda fase: discussione su brevi questioni volte a dimostrare le capacità argomentative e di analisi giuridica relative a tre materie scelte dal candidato tra: diritto civile, penale, amministrativo, processuale civile o processuale penale;
  • Terza fase: dimostrazioni della conoscenza dell’ordinamento forense e dei diritti e doveri dell’avvocato.

La scelta delle materie si effettua nel momento in cui si presenta la domanda di partecipazione all’esame.

Come presentare la domanda per partecipare all’esame di abilitazione alla professione forense 2024

Elencati i requisiti di accesso e spiegato, molto generalmente, come si svolgerà l’esame, non ci resta che indicare la procedura di presentazione della domanda.

La presentazione è esclusivamente telematica, sulla piattaforma informatica del Ministero della giustizia, disponibile dal 2 ottobre 2024. Alla piattaforma si accede autenticandosi con le proprie credenziali digitali.

Una volta effettuato l’accesso, il candidato deve:

  • Accettare i dati per la privacy e il trattamento dati e per la compilazione della domanda;
  • Registrare in modo permanente dei dati;
  • Pagare due istanze;
  • Inviare la domanda;
  • Visualizzare una pagina di risposta che contiene il collegamento al file, in formato .pdf, “Domanda di partecipazione”.

I candidati devono procedere al pagamento complessivo di due istanze pari a 78,91 euro, così suddivisi:

  • Prima istanza: tassa di 12,91 euro e contributo spese di 50,00 euro, per un totale di 62,91 euro;
  • Seconda istanza: pagamento dell’imposta di bollo di euro 16,00 euro.

I pagamenti devono essere entrambi assolti sulla piattaforma PagoPA entro la data di scadenza, pena l’esclusione.